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Con elettori come questi non vinceremo mai

[Lettera mandata alla mailing list "Movimento Queer" - 1 maggio 2013]

di: Giovanni Dall'Orto.
 

Immagine satirica (e falsa) pubblicata su Facebook dopo la campagna del Pd: "Ti presento..." (2012).
(In quella autentica i gay non erano minimamente previsti).
 

Carissimi,
Io non so ancora come abbiamo votato rispetto alla fiducia al governo i candidati gay arrivati in Parlamento, e se qualcuno volesse dirmelo mi farà cosa gradita.
Ma sia che la fiducia l'abbiano votata o non l'abbiano votata, quanto è accaduto nella formazione del governo (un monocolore democristiano quale non se ne vedevano neppure ai tempi in cui la Dc aveva il 40% dei voti) credo che due cose siano chiare:


1) E' finito lo spazio di agibilità con cui una parte del movimento lgbt ha imposto (soprattutto in Arcigay) il "dialogo" coi partiti come unica strategia possibile. I diritti lgbt sono in fondo, in fondo, in fondo all'agenda politica di questo governo. Dire "io ve l'avevo detto", non è consolatorio, però: io ve l'avevo detto. Quindi scusate, ma ripeto il mio solito mantra: o Arcigay si sbarazza dei professionisti della politica che trescano dietro le quinte e agiscono come "grandi elettori", o la sua paralisi diventerà entro breve rigor mortis. Così vaticinò Occhiodifalco-cecato Dall'Orto, augh.

Eleggere candidati gay in Parlamento - credo che l'esito elettorale di questo turno lo abbia reso chiaro - non cambia assolutamente nulla, ormai - anzi, nel caso di Paola Concia è servito solo a IMPEDIRE che si discutesse dei diritti lgbt. Se l'Onorevole la sera a casa sua succhia cazzi anziché leccare passere, sono fatti suoi, di cui non mi frega assolutamente nulla. Io voglio sapere se vuole che si voti sul matrimonio egalitario o no, poi se è un donnaiolo o no, sai a me...

In questo momento se otterremo mai qualcosa verrà certo più dagli eterosessuali scombinati dei Cinque Stelle che dai froci di tutti gli altri schieramenti  messi assieme. Perché magari singolarmente i singoli candidati lgbt sono molto più bravi di quelli 5stelle (l'esperienza politica pregressa di un Lo Giudice è tale che da solo "gli fa un baffo" a tutti i cinquestelle messi assieme) ma poi agiscono all'interno di un sistema in cui, qualunque cosa abbiano promesso, qualsiasi cosa si siano impegnati a fare, qualsiasi cosa credano personalmente, alla fine sono lì per votare la fiducia a Berlusconi. E a votare su un programma di governo dettato da Berlusconi. E basta.

In questo quadro, è palese che ostinarsi a voler avere come interlocutore questo mondo è folle e suicida. Per carità, come ex elettore di Rifondazione (e ultimamente di Ingroia) di follie suicide ne ho viste a iosa, in passato, e non vedo perché, che so, Arcigay dovrebbe essere migliore su questo aspetto rispetto alla società da cui viene. Però, penso sempre che sia meglio continuare a vivere, e da sani di mente, piuttosto che impazzire e suicidarsi. Poi, ovviamente, ciascuno è libero di suicidarsi come vuole.


2) Il secondo aspetto riguarda persone come Cristiana Alicata, nome che scelgo solo perché fra queste persone è la più attiva e visibile, e non la più "colpevole".
Dopo quanto è accaduto è ormai chiaro che lo spendersi che fanno persone come lei (sulla cui limpida coerenza ed onestà intellettuale, peraltro, nessuno di noi ha il minimo dubbio), per realtà come il Pd, equivale al ruolo che Lenin (o chi per lui) chiamava "degli utili idioti". E certi giorni si hanno dubbi anche sulla parola "utili", e chiedo scusa, ma dopo che il suo partito, ossia lei, ci ha appena inflitto un ennesimo governo Berlusconi, credo di avere qualche giustificazione a farlo.

Credo sia arrivato (anche) per voi il momento di ammettere, semplicemente, che l'idea del Pd (un partito clerico-socialista: uno esempio al mondo!) è una idea nata morta, sbagliata, assurda. E' servita unicamente a impedire il giudizio della Storia rispetto a un gruppo dirigente dell'ex più grande partito comunista del mondo occidentale, che è l'unico al mondo ad essere ancora sulla sedia grazie a questo escamotage. E a null'altro.
Il mio giudizio su questo gruppo, la cui unica capacità è conquistare una sedia e non scollarsene più, è molto severo, ovunque esso si trovi. Secondo me, per esempio, Vendola o Ferrero o Crocetta sono un problema per la sinistra altrettanto quanto D'Alema, perché vengono dalla stessa scuola che insegnava che ai principii si può rinunciare "un po'". Ed a furia di "un po'" hanno appena chiesto i voti per mandare a casa Berlusconi, e li hanno usati per mandarlo al governo. Nel mucchio metto insomma anche Rifondazione e Pdci e SeL, che se vogliono avere un futuro hanno bisogno di fare come i 5stelle: prendere una banda di ragazzini e buttare nel cesso il vecchio gruppo dirigente (fare peggio di loro è comunque impossibile). E invece hanno un gruppo dirigente che ha preferito licenziare gli elettori (e Beppe Grillo ringrazia) piuttosto che farsi licenziare.
Come si vede, non ce l'ho col Pd, semmai con l'ex Pci, l'unico partito comunista al mondo che sia ancora vivo con la stessa dirigenza, a parte in Corea del Nord.

Cara Cristiana, deve esistere un punto in cui l'elettorato Pd dice "basta"... ma non lo vediamo mai. Nanni Moretti dieci anni fa strillava che "con questi dirigenti  non vinceremo mai", dieci anni dopo, era sul palco a chiedere il voto esattamente per quegli stessissimi dirigenti. Che infatti, immancabilmente, hanno collezionato un'ulteriore sconfitta. Moretti lo sapeva che sarebbe finita così, EPPURE ha scelto di appoggiarlo LO STESSO.
L'elettore pensionato e rincoglionito di Berlusconi che lo vota perché non capisce chi sia, sarà tonto, sarà disinformato, ma almeno è in buona fede. Voi, invece, non siete affatto in buona fede. Sapete benissimo di fare una cazzata, ma la fate lo stesso perché non siete capaci di trasgredire. Siete uomini e donne d'ordine, sapete solo obbedire, mai pensare con la vostra testa, e soprattutto mai agire come vi dice la vostra testa che dovreste agire.

Dobbiamo quindi metterci in testa che il problema per l'Italia siete voi, gli elettori del Pd, e non i vostri dirigenti. Siete voi che li eleggete, dopo tutto. E voi elettori li votate qualsiasi cosa facciano, qualsiasi cosa dicano, qualsiasi schifezza vi impongano. Non basta uscire dall'aula come ha fatto Civati, pòar ninìn: a che è servito?

Con elettori come questi non vinceremo mai. Siete come i fumatori: con il vostro vizio provocate il cancro a voi stessi, e va bene, ma col fumo passivo lo procurate anche a noi, e no, non va bene.
"Chi vota Pd avvelena anche te. Digli di smettere".

Giovanni Dall'Orto


PS Cristiana, non mi dirai che il tuo appoggio a cicciobello Renzi significa che tu credi davvero che un ROTTAME democristiano come lui rappresenti "il nuovo" e "il futuro" del Pd, vero? Non solo perché il Pd non ha futuro, non oltre questa legislatura per lo meno, ma perché Renzi è parte del problema e non della soluzione. Se sei riuscita a convincerti del contrario, ebbene, mi stai dando ragione: il problema dell'Italia siete voi elettori del Pd, non i vostri dirigenti.


Tratto da: "Movimento Queer"
 
 
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