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Francesco Berni (1497/8-1535)

Francesco Berni. Incisione del XIX secolo.
Francesco Berni.

Dalla lettera: A Francesco Bini [12/4/1534] [1]
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A Francesco Bini
A Francesco Bini

Così vi dia Dio gratia d'havere un priapone grande per il vostro horto
[2], con una fuscina trabale fra gambe, & una falciazza in mano, & che non s'accosti mai né brinata, né nebbia, né bruchi, né vento pestilente[3]: & habbiate fave, & bacelli  [4], & pesche, & carotte tutto l'anno;

Dio vi faccia la grazia di trovare per il vostro orto [2] un priapone grosso, che tenga fra le gambe un forcone lungo come una trave e in mano una grossa falce, e che non gli capiti mai una brinata, né parassiti, né vento che porta malattia [3]; e che abbiate fave e baccelli [4] e pesche e carote tutto l'anno,
si come desidero d'havere io nel mio horticciuolo fallito quà giù, che attendo pure a raffazzonarlo quanto posso, ma trovo finalmente che è una gran differentia da gli huomini a gli orciuoli [5]. come vorrei averne io quaggiù nel mio orticciolo in rovina, che cerco di curare per quanto posso, ma solo per scoprire che c'è una gran differenza tra gli uomini e i vasi [5].
Pure vo driè, fazando el meio che posso, & in tenui labor...[6].
Ciononostante continuo a lavorarci, facendo il meglio che posso, e in "un lavoro di poco conto..." [6], eccetera.
Stè con Dio. Stàtemi con Dio.
 Da Firenze, 12 aprile 1543. Da Firenze, 12 aprile 1543.
 
  Gemma romana con Priapo. Acquarello del XVIII secolo.
Gemma romana con Priapo.
Acquarello del XVIII secolo.

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Il testo da: Delle lettere facete, et piacevoli di diversi huomini (...) raccolte per M. Dionigi Atanagi. Libro 1, Salicato, Venezia 1601, pp. 30-31. (Online su archive.org).
Poi in: Opere di Francesco Berni, Sonzogno, Milano 1928, pp. 328-329.
La parafrasi in italiano moderno è mia.

Per una lettera altrettanto allusiva del destinatario si veda qui.

La lettera è giocata interamente sul doppio senso burchiellesco della parola "orto", cioè "ano". Tuttora in Argentina "orto" ha questo significato... come rammento ogni volta che pronuncio il mio cognome davanti a un argentino!

[2] In teoria, una statua di Priapo, dio della fecondità rappresentato sempre con il membro in erezione, che veniva messo nei campi dagli antichi romani per propiziare il raccolto. Ma per traslato, un "priapo" è anche un membro virile.

[3] Malattie veneree.

[4] Ancor oggi in Toscana "fava" = membro maschile. Gli altri ortaggi elencati, nella poesia bernesca indicano tutti il membro virile.

[5] "Una cosa è occuparsi di uomini, un'altro di agricoltura". Ma la frase nasconde un indovinello: ipotizzo che la risposta sia che se gli orci si rompono si possono aggiustare, gli uomini no (?). Sia quale che sia la risposta giusta, il concetto è qui che Berni soffriva di una qualche malattia all'"orto", che gl'impediva di farlo "coltivare".

[6] Citazione da Virgilio, Georgiche V 6: "In tenui labor at tenuis non gloria", "un lavoro di poco conto, ma non di poco merito".
E si ricordi che l'espressione "andar dietro" (qui in forma dialettale nord-italiana: "drio" o "dré") era sinonimo di "sodomizzare".


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