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Lo scandalo Krupp [Capri, 1902] e la stampa.

"La Propaganda"
 
I funerali di Krupp (1902)

I funerali di Friedrich Alfred Krupp [1902].
.
Da: "La propaganda - Quotidiano socialista" [24/11/1902] [1].
La morte di Krupp

Una notizia ha fatto il giro dei giornali in questi giorni: il segretario del signor Krupp mandava una lettera ai giornali tedeschi, nella quale dichiarava diffamatorie le notizie pubblicate dalla "Propaganda" sul triste soggiorno del re dei fonditori a Capri, che fecero il giro di tutta la stampa europea, della tedesca particolarmente che in questi giorni - il socialista "Vorwarts" [sic] alla testa - se n’era occupata estesamente.

Il segretario di Krupp annunziava di sporgere querela contro "la Propaganda" e contro l’organo interno dei socialisti tedeschi.

Il giorno dopo, fulmineamente, fu telegrafata ai giornali italiani dalla laconica e giammai esatta Agenzia Stefani la novella [notizia] che Krupp era morto, in seguito ad un colpo apoplettico.
Ringraziamento della moglie di Krupp per le condoglianze ricevute. Da Knight, s.i.p. 

Questa notizia è stata accolta da tutta la stampa gialla [2] come l’occasione buona per gettare improperie contro i socialisti e contro il nostro giornale particolarmente.
I men tristi ci chiamarono calunniatori e diffamatori volgari: ultimo "il Mattino", che fra i luridi fogli è il peggiore, ripeteva ieri la cantilena con giubilo.

Intanto i primi telegrammi dei corrispondenti privati affermano - in contraddizione alla Stefani - che non all’apoplessia è dovuta la morte di Krupp. Egli si sarebbe tolta volontariamente la vita, non potendo resistere al dilagar dello scandalo.

Non sappiamo quel che dirà la solita stampa a questa notizia che patentemente dimostra l’ingiustizia, a non dir altro, di quanto ebbero a dire di noi; né sappiamo quanto di vero sia nella minaccia di risolver per man di tribunali la faccenda delle pubblicazioni nostre. Comunque sia, noi serenamente attendiamo, poiché questa volta, come sempre, noi abbiam detto il vero; vero che l’interesse pubblico c’imponeva di dire, e che potremo dimostrare ove ci venga richiesto.

Il cuore ci piange, se, per poco volgendoci indietro, noi scorgiamo i caduti, i quali - più che dall’opera nostra - dalla forza della verità e dell’onestà furon vinti.

Ma ci è di conforto il pensiero che sante sono le nostre battaglie, auspicanti ad una civiltà superiore, alla quale non si perviene se non facendo tacere il cuore, che talvolta ci distorrebbe dalla via del rigido dovere, se non spezzando ogni ostacolo, piccolo o grande, diretto o indiretto, che al cammino sia per opporsi.

Le vittime che la società presente travolge seco nel decader dei suoi costumi e dalla sua compagine sono molte.

È triste verità, che non può tuttavia distoglierci dall’assalir, nei suoi sostenitori, le colonne della società borghese dal dare a questa, quando che ci sia, l’ultimo colpo.
 

Cerimonia commemorativa per Krupp a Capri
Cerimonia al Comune di Capri in memoria di Krupp [1902]. 
Da Knight, s.i.p.

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Note

[1].La morte di Krupp, "La propaganda", 24/11/1902.

Ha copiato il testo Davide Locaputo, che ringrazio. 

I neretti e le spiegazioni fra [parentesi quadre] sono stati aggiunti da me.

[2] Stampa scandalistica.

 


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