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Perché la Spagna sì e l'Italia no? 

06/05/2011 

Buongiorno, 

Sono studentessa all'Università della Sorbonne a Parigi (studio le lingue stranieri fra cui l'italiano) e devo fare un rapporto sullo statuto degli omosessuali in Italia.  
Rimane una domanda alla quale non trovo nessuna risposta: perché uno stato così cattolico come la Spagna ha accettato il matrimonio gay mentre l'Italia ci si oppone?  
Accetterebbe di darmi il suo parere? 

La ringrazio in anticipo per la sua risposta. 

Cordialmente 

Aline Paranton 
 

 
Gentile signorina,

La mia opinione è che la differenza fra Italia e resto d'Europa è che in Italia non esiste un partito di opposizione.

Questa anomalia nasce dalla storia italiana.
L'Italia ha avuto il il più grande Partito Comunista dell'Occidente, che arrivò al 34,4% dei voti.
Questo partito si è sciolto nel 1991, ma i suoi dirigenti sono gli unici al mondo, almeno in Occidente, ad essere ancora ai vertici del partito che ha preso il posto del PCI (a parte coloro che sono morti o sono andati via di loro spontanea volontà).

Dal 1991, questi dirigenti cercano in ogni modo di convincere di essere seriamente "convertiti", e di avere rinnegato "per davvero" il comunismo. A questo scopo evitano di prendere posizione su qualsiasi cosa che possa essere considerata "estremista" o tale da fare ricordare le posizioni del partito comunista (ad iniziare dall'impegno per la Pace: il Partito democratico vota sempre a favore delle imprese militari, che pure sono proibite dalla nostra Costituzione).
Di fatti, il "Partito democratico" (l'attuale incarnazione dell'ex Pci) è spesso più a destra del Partito democratico statunitense, che pure non è mai stato comunista in tutta la sua storia.

In particolare, il Partito democratico offre, come garanzia della sua "conversione", una particolare acquiescenza alle richieste della Chiesa cattolica.
In questo modo ha completamente demolito mezzo secolo di tradizione laica in Italia. L'attuale partito democratico è infatti molto più clericale di quanto non fosse la stessa Democrazia Cristiana prima del 1991.

Il fatto che l'Italia sia l'unica nazione in cui i cittadini omosessuali non hanno ottenuto alcun riconoscimento di alcun tipo dipende da questa circostanza. La maggioranza della popolazione è ormai favorevole, come dicono i sondaggi, ma non esiste alcun partito in Parlamento che sia disposto a chiedere di discutere di questi diritti. I partiti che potrebbero farlo sono stati esclusi grazie a manipolazioni delle leggi elettorali volute anche dal Partito democratico.

Questo fenomeno va compreso in parallelo con altri fenomeni simili, ad esempio il fatto che l'Italia è, assieme alla Grecia, il solo paese europeo che non prevede in sussidio di disoccupazione per tutti i disoccupati, oppure il Paese europeo fra quelli non ex-comunisti nel quale i salari dei lavoratori sono i più bassi.
Tutto questo si spiega, appunto, con l'assenza di un partito di sinistra, o anche solo genericamente di opposizione.
Il Partito democratico, infatti, ha per troppi anni cercato di governare ASSIEME alle forze che fanno capo all'on. Silvio Berlusconi, e  non di sconfiggerle. Con i risultati che sono sotto gli occhi per tutti.

Se l'Italia, come già era avvenuto nel 1922, è diventata il laboratorio occidentale di sperimentazione dello svuotamento sostanziale della democrazia novecentesca, senza toccarne l'aspetto formale, è stato perché qui da noi le condizioni erano rese favorevoli dall'assenza di una forza di opposizione.

Distinti saluti

Giovanni Dall'Orto

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