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Kurt Schwabach (1898-1966)

Copertina del CD da cui č tratta questa canzone.
Copertina del CD da cui è tratta questa canzone.

Questa pagina fa parte di una serie che ho dedicato alle canzonette tedesche
con tema gay e lesbico di prima del nazismo (1900-1933).
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"Das Lila lied" / "La canzone lillà" [1921] [1]
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Das Lila lied
La canzone lillà

Was will man nur?
Ist das Kultur 
daß jeder Mensch verpönt ist,
der klug und gut,
jedoch mit Blut
von eig'ner Art durchströmt ist,
daß g'rade die Kategorie 
vor dem Gesetz verbannt ist, 
die im Gefühl 
bei Lust und Spiel 
und in der Art verwandt ist?

Ditemi un po'
se questa è civiltà
prendersela con delle persone
buone e intelligenti
nelle cui vene tuttavia
scorre un sangue un po' speciale,
dichiarare fuorilegge
proprio quella categoria
che vive in sintonia
di carattere, sentimenti,
passioni e divertimenti?
Und dennoch sind die Meisten stolz,
daß sie von ander'm Holz!
Eppure i più vanno orgogliosi
di esser fatti d'altra pasta!
Wir sind nun einmal anders als die Andern,
die nur im Gleichschritt der Moral geliebt,
neugierig erst durch tausend Wunder wandern,
und für die's doch nur das Banale gibt.
Wir aber wissen nicht, wie das Gefühl ist,
denn wir sind alle and'rer Welten Kind,
wir lieben nur die lila Nacht, die schwül ist,
weil wir ja anders als die Andern sind.
Siamo diversi di natura
da quelli che in amore
seguono la morale dominante,
scegliendo fra mille meraviglie
sempre e soltanto la banalità.
Noi invece, ignari del sentimento
perché siam figli di altri mondi
amiamo solo la notte rosa, afosa [2].e gaia 
perché siamo diversi dagli altri.
Wozu die Qual,
uns die Moral
der Andern aufzudrängen? 
Wir, hört geschwind,
sind wie wir sind,
selbst wollte man uns hängen.
Wer aber denkt,
daß man uns hängt,
den müßte man beweinen,
doch bald, gebt acht,
wird über Nacht
auch uns're Sonne scheinen.
Perché sforzarsi 
d'imporci
la morale altrui?
State a sentire:
noi siamo come siamo
anche se c'impiccate!
Chi però pensa
d'impiccarci
è proprio da compatire
perché entro breve
- state attenti! -
splenderà anche il nostro sole.
Dann haben wir das gleiche Recht erstritten,
wir leiden nicht mehr, sondern sind gelitten!
Allora avremo uguali diritti,
e non soffriremo più: sarete voi a soffrirci! [3].
Il locale notturno berlinese Eldorado, prima del 1933.
Il locale notturno berlinese "Eldorado", prima del 1933.

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Il testo dal CD: 
Die schwule Plattenkiste - vom Hirschfeldlied zum lila Lied, Schwules und lesbisches in historischen Aufnahmen 1908 - 1933 (nel quale è cantato da Marek Weber) così come trascritto a cura del sito Schwulencity.de.
La traduzione in italiano, inedita, m'è stata offerta da Paolo Pèrgher, che ringrazio.

Questa è una delle molte canzonette a tema omosessuale prodotte in Germania prenazista per i locali notturni con clientela "speciale" (ne esistevano a decine; il più famoso era l'Eldorado di Berlino).
All'epoca la musica registrata era meno diffusa, quindi ogni locale di spicco proponeva canzoni dal vivo. Ciò favoriva la creazione di repertori specializzati.

Il colore lillà è qui scelto come colore gay perché è il prodotto di rosa più azzurro, cioè maschile e femminile.

[2] Il termine moderno "schwul" (gay) deriva da "schwül" (afoso), parola evidentemente qui usata con intento allusivo. [Nota del traduttore].

[3] Purtroppo la storia successiva scelse diversamente...


Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

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