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Serlone di Wilton (c. 1110-1181)

dimensioni h 170 x largh 132
Ratto di Ganimede  (sec. XII).
Parisius Paridi / Da un parigino a Parigi [sec. XII] [1]
.
Parisius Paridi
Un parigino parla a Parigi

Parisius Paridi:
felix tua secula vidi,
infelix careo
nunc Ganimede meo.

Da un parigino a Parigi:
ho visto, felice, la tua vita mondana,
ed ora, infelice, mi manca 
il mio Ganimede.[2].
.
Vulgus mendicum,
nebulones, grex meretricum
turbaque lixarum
te sine leta parum.
La folla dei mendicanti, 
i fannulloni, il gregge delle puttane
la turba dei vivandieri,
senza te [3] ha poca gioia.
.
Cura tue Flore --
marcet sine te, sine flore
hic sitit -- ut valeas,
plus tamen ut redeas.
Cerca, per la tua Flora,
(appassisce senza te, senza <il suo> fiore
qui ha sete) di star bene,
ma più ancora di tornare.
.
Nevolus absque pari
nescit de nocte iocari;
hic ait: "Hispo, redi,
cui mea vota dedi",
Nevolo senza il suo pari
di notte non riesce più a "giocare";
e dice: "Torna, Hispo,
a cui mi sono votato,
.
te sine mendico;
sed, si te tollis amico
et redeas [4] sero,
publicus hospes ero.
senza te mendico,
ma, se ti distogli dall'amico
e torni, sia pure tardi,
ospiterò il mondo intero[5].

 
Ratto di Ganimede da un capitello della chiesa romanica di La Madeleine a Vézelay (sec. XII) .

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Il testo latino, musicato da Dave Soldier, è online sul suo sito, con una traduzione inglese.
La presente traduzione dal latino, inedita, è mia.

Questa composizione goliardica contiene doppi sensi in codice oggi difficilmente decifrabili (per esempio, il "fiore" la cui mancanza provoca la "sete" di Flora a me pare sospetto...).

[2] Qui nel senso, comune nel latino medievale, di: "amante maschile".
Il giovane desiderato pare bisessuale, dato che è rimpianto anche da "Flora". Si noti tuttavia che il nome "Flora" è attestato in questo secolo anche come soprannome per alludere all'omosessualità d'un uomo (Ivone di Chartres (1040-1116), Correspondence, Les belles lettres, Paris 1949, vol. I, p. 297). Più che bisessuale il Ganimede potrebbe quindi essere... "versatile".

[3] Qui l'autore si rivolge direttamente a "Ganimede".

[4] "Ludere" e "iocare" nel latino medievale hanno anche il significato di: "avere rapporti sessuali". Queste allusioni fanno pensare che attorno all'autore ci fosse una cerchia d'amici legati dal comune apprezzamento per gli amori omosessuali.

[5] Emendo in "redeas", il "remeas" del testo online. Anche sopra, "hic", per "hit".

[6] Sottinteso: "Alla festa per il tuo ritorno" (?).


Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

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