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I am what I am

di: Giovanni Dall'Orto [1].

 
L'edizione italiana (Wea) del 45 giri ''I am what I am'' (1983).
L'edizione italiana (Wea) del 45 giri di ''I am what I am'' (1983).
I am what I am (in italiano: "Io sono quello che sono") è una canzone, su musica di Jerry Herman, tratta dal musical.La cage aux folles (da cui è stato tratto anche il film Il vizietto).

La canzone è un'esaltazione della "diversità", ed è stata incisa da numerosi cantanti, diventando una specie di "inno gay" ed ottenendo un insolito successo di pubblico, soprattutto grazie all'interpretazione dance che ne ha dato l'icona gay.Gloria Gaynor.

Il musical da cui è stata tratta la canzone è un'opera umoristica sul tema dell'omosessualità; il libretto è stato scritto da Harvey Fierstein, che è un militante gay.

Il testo, che nella commedia originale è cantato da una drag queen, sottolinea il diritto ad essere diversi, inteso come ricchezza e non come handicap:

«Questo è il mio mondo, e ci voglio un pizzico di orgoglio; / il mio mondo, e non un posto in cui io debba nascondermi. / La vita non vale nulla / fino a che non riesci a dire: "Ehi mondo, io sono quello che sono!". / (...)

Non voglio lodi e non voglio pietà: / suono il mio tamburo; / qualcuno dice che è solo rumore, / ma io penso che sia carino. / (...) /

Io sono quello che sono, / e quel che sono non ha bisogno di scusanti. / (...) /

C'è una vita sola, e non ci sono cauzioni o rimborsi; / una vita sola, perciò è il caso di uscire dal nascondiglio

(La metafora del "suonare il tamburo" si riferisce all'espressione idiomatica, celeberrima nel mondo anglosassone, per quanto ignota in Italia, dell'omosessualità come una marcia condotta al ritmo di "un altro tamburo" ("banging on a different drum"), cioè del ritmo dato da un tamburino diverso da quello che la maggioranza sente, e che solo alcune persone riescono a udire).
 
Gloria Gaynor sulla copertina di un'altra edizione di ''I am what I am''.
Gloria Gaynor sulla copertina di un'altra edizione di ''I am what I am'' (1983).

La canzone è stata incisa, oltre che nel disco del 1983 della colonna sonora de La cage aux folles (interpretata da Gene Barry, George Hearn e Donald Pippin), anche dallo stesso Fierstein nel Cd This is not going to be pretty (1995), con un'esplicita connotazione gay.

Tuttavia l'interpretazione che ha garantito a questo brano un autentico e duraturo successo di pubblico è stata quella, già citata, di Gloria Gaynor, nel 1983.

Da allora questa canzone è entrata nel repertorio delle canzoni adottate dalla comunità gay come inni, e da allora non ha mai cessato di essere eseguita negli eventi a carattere LGBT in tutto il mondo.

Va infine ricordata la versione proposta nel single inciso da Karen M. Mulder nel 2002. Viceversa, le canzoni dallo stesso titolo di Dido e quella (anch'essa gay) dei Village people (nell'LP Macho Man, del 1978) non hanno nessun legame con quella qui descritta.

Note
[1].Pubblicato su Wikipedia, nel "Progetto omosessualità", come: "I am what I am".

Edito sotto licenza GNU: può essere riprodotto senza chiedere ulteriori permessi se si rispettano i termini di tale licenza.

Il testo è quello online il 12/8/2006. Il testo di una qualsiasi data successiva può essere stato modificato, anche molto, rispetto a questo.

Discografia:

  1. Vari interpreti, La cage aux folles (The original cast), 1983.
  2. Gloria Gaynor, "I am what I am"; single, 1983.
  3. Harvey Fierstein, "I am what I am", da This is not going to be pretty, 1995.
  4. Karen M. Mulder, "I am what I am", single, 2002.
Link
Originariamente nella edizione italiana di Wikipedia. Ripubblicazione consentita a tutti in quanto sotto licenza GNU. L'autore ringrazia fin d'ora chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina.

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