Da: Collectio
canonum [sec. IX] [1]
.
De
his, qui irrationabiliter vixerunt.
XVI.
|
Di coloro
che vissero contro la Ragione.
16.
|
In
hoc titulo, Graeca verba haec sunt PEPTWNA
LOGEICIA
KACNO KAa OTEI TOME NON TOLONE [2],
quae nos latine possumus dicere, de
his, qui irrationabiliter versati sunt sive
versantur. |
In questo titolo,
PEPTWNA
LOGEICIA
KACNO KAa OTEI TOME NON TOLONE [2],
noi
possiamo tradurre in latino queste parole greche come Su coloro che
corrompono e sono corrotti in modo irrazionale. |
Sensus
autem in hac sententia duplex esse
potest, qui ex subiectis conicitur, aut
de his, qui cum pecoribus coitu mixti
sunt aut more pecorum incesta cum propinquis
sanguinum commiscuerunt. |
Il
senso in questa espressione può essere duplice come chi è
cacciato dai sottoposti o su coloro che si sono congiunti in coito alla
maniera delle pecore o hanno commesso incesto copulando con i consanguinei. |
Quotquot
igitur ante vicesimum aetatis suae annum
tale crimen admiserint, quindecim annis in
poenitentia exactis orationi tantum incipiant communicare
et quinquennium alterum in communione orationis
solius perdurantes post vicesimum cum oblatione
ad communionem suscipiantur. |
Dunque
tutti quanti commettano tale crimine prima dei 20° anni d’età,
trascorsi 15 anni in penitenza, inizino a condividere tanta preghiera e
resistendo altri 5 anni in compagnia della sola preghiera, dopo il ventesimo
contemplino la comunione con la preghiera. |
Discutiatur
autem et vita eorum, qualis fuerit
tempore poenitentiae, et iuxta hanc humanitatem
consequantur. |
Venga
discussa anche la loro vita quale era al tempo della penitenza, e consegua
subito questa umanità. |
Quod
si qui perseverantius abusi sunt hoc
crimine, prolixius tempus, id est viginti
annorum, poenitentiam suscipiant. |
Se abusano
in modo perseverante in questo crimine, subiscano penitenza per un tempo
più lungo, |
Qui
vero exacta viginti annorum aetate et
uxores habentes in hoc crimine inciderint,
post viginti et quinque annos poenitentia
acta ad communionem orationum admittantur,
in qua cum communione orationum altero
quinquennio perdurantes plenam communionem cum
oratione recipiantur. |
cioè
20 anni. Chi poi passata l’età dei 20 anni e sposato cada in questo
crimine, dopo 25 anni di penitenza, siano ammessi alla comunione delle
preghiere, in cui resistendo altri 5 anni con la comunione delle preghiere,
riprendano la piena comunione con preghiera. |
Quod
si aliqui et uxores habentes et excedentes
quinquagesimum aetatis suae annum in hoc
prolapsi sunt scelere, ad exitum vitae tantum
communionem mereantur. |
Se alcuni sia
sposati sia superati i 50 anni, cadono in questo crimine, si meritino solo
la comunione fino alla fine della vita. |
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L'autore ringrazia
fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati
su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà
eventuali errori in essa contenuti. |
Note
[1]
Il testo latino dal sito Projekt
pseudoisidor:
A stampa come
Collectio
canonum Isidoro adscripta, in: Patrologia
Latina, vol. 84, alla col. 107.
La traduzione
dal latino, inedita, è di Pierluigi
Gallucci, che ringrazio per il contributo. La revisione del testo
italiano è mia, quindi eventuali errori sono da imputare a me soltanto.
Si tratta d'un
falso, scritto in Francia nel secolo IX, simile ai falsi capitolari carolingi
di "Benedikt levita".
Fu spacciata
per opera dell'enciclopedista Isidoro di Siviglia.
Il brano qui
riportato è un commento al Concylium ancyritanum
(concilio di Ancyra), laddove parla di pratiche sessuali che sono state
a lungo interpretate come inclusive anche di quelle omosessuali.
Al contrario,
questo testo non interpreta la frase in senso omosessuale.
[2].
Cioè: Peri twn alogeusamenwn h
kai alogeuomenwn,
[se non vengono visualizzati i caratteri greci, fare
clic qui per installarli].
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