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Gay e non vedente: ho diritto a una relazione?

4/10/2003

Caro Giovanni chi ti scrive è un ragazzo non vedente. ti scrivo perché vorrei sfogarmi con te, io sono un ragazzo dolce, sincero, sensibile, e da un paio d'anni ho scoperto di essere gay.

Certamente la vivo bene, questa situazione, ma vivendo da solo cerco un compagno che mi sappia amare per quello che sono.

Ma in realtà il mio problema, cioè quello di essere non vedente, non mi pesa, ma sono i ragazzi che me lo fanno pesare.

Cioè per essere + chiaro voglio dire che se vado alla ricerca di un ragazzo, sia di persona o in chat gay, appena dico di avere dei problemi di vista mi scartano, e a me questo fa star molto ma molto male, ed è per questo che a volte cado in depressione: ho 26 anni e ho ancora la mia vita, ma spero di non passarla da solo.

Chi sa se da qualche parte esiste un'associazione per nonvedenti gay: almeno cosi saprò dove andare a cercare una persona che mi capisca, avendo lo stesso problema.

Spero che tu non ti senta in imbarazzo e che io possa avere una risposta vera e sincera.

Aspetto con ansia una tua risposta sia positiva che negativa ma TI PREGO RISPONDI AL PIU' PRESTO: CONFIDO IN TE.

Ciao

Con affetto

Alex

Aggiunta fatta in data 24-2-2005:
Alex ha poi costruito il suo sito. Lo trovate qui: www.gaynonvedenti.it


Ciao Alessandro,

so che ti parrà strano, ma nella vita ho conosciuto tante persone che avevano la tua età, non avevano il tuo handicap, ed erano nella tua stessa situazione...

Com'è possibile, mi dirai tu?

Perché i problemi che stai affrontando non ti derivano dal tuo essere non vedente, ma dal tuo essere gay.
 
 
Yvon Provencher
Yvon Provencher, militante gay non vedente canadese. Fare clic sull'immagine per un articolo in inglese su di lui
Il nostro è un mondo di persone che non sono mai state aiutate ad amare, anzi sono state spaventate e minacciate se lo facevano. Un mondo, quindi, in cui prevale la rapida ricerca del sesso fine a se stessa... per lo meno finché si è abbastanza giovani per farlo.

Eppure non si può fingere di non desiderare l'amore. Anche il più impermeabile, prima o poi s'innamora. Però se ne spaventa, fugge, nega... le solite cose che tutti conosciamo, anche se forse tu un po' meno di noi, che abbiamo avuto più occasioni per conoscerle.

Come fare a superare il problema?
In primo luogo, mettendosi in testa che il problema è superabile.
A patto di non aspettarsi di andare in un supermercato, ordinare un "marito", e portarselo a casa.
La storia d'amore nasce infatti come evento particolare da una rete di conoscenze e di amicizie. Quindi questa è la tua prima mossa: crearti una rete di conoscenze e di amicizie gay.

Come fare a creartele?
Evitando i posti in cui la perfezione fisica è l'unico requisito che conti, che immagino saranno i posti e le chat (tipo Men4Men) in cui hai cercato finora, e cercando conoscenza nelle molte altre alternative (come le chat non di sesso, i newsgroups come Queer.it o Deviazioni e, se sai l'inglese, Blind gay - trovi altre notizie in inglese qui; la chat di gay.it è meno sessuomaniacale ed ha una "stanza" intitolata "handicap") nei quali parlare con altri in base a quello che tu sei, e non in base all'handicap che delimita o definisce alcune tue possibilità.
Attraverso questa interazione troverai persone con cui ti sentirai in sintonia, e se la sintonia sarà abbastanza grande, a questo punto il tuo handicap passerà in secondo piano.

Coltiva i tuoi interessi assieme ad altri come te, e presentati sinceramente per quel che sei. Ovviamente non potrai condividere la passione per il cinema gay, ma ci sono centinaia di altre cose, dalla musica alla poesia alla politica, in cui il tuo parere e la tua capacità conta quanto quella di qualunque altra persona. E in certi casi, di più.

Inoltre, sii paziente. Una "storia" richiede tempo, pazienza, testardaggine. Molta testardaggine. Perché trovare uno adatto a se stessi è sempre come trovare un ago nel pagliaio. Mica ci vuole un secondo. Ci vuole tempo e pazienza. Una regola che vale anche per chi non ha nessun handicap, te lo assicuro. Dopo la fine della mia seconda storia, io è da due anni che cerco un nuovo partner. E io non ho il tuo handicap.
È così per tutti, se cerchi una cosa seria e duratura.

Infine, impara questo proverbio: "Ogni santo ha il suo fedele".
Persone diverse cercano cose diverse.
Chi cerca solo sesso, vuole solo corpi perfetti.
Chi vuole una storia, cerca una persona integra, matura, sensibile, e non le importa se questa persona abita in un corpo che non sia perfetto secondo certi canoni.
C'è chi preferisce le persone anziane, chi quelle grasse: perfino il concetto di bellezza è relativo.
L'unico errore è insistere a volere l'attenzione di qualcuno a cui piace qualcosa che noi non siamo!!!!

Quindi, se sei magro, non insistere ad inseguire i "cacciatori di orsi". E se sei cieco, non inseguire persone superficiali per le quali conta unicamente la perfezione fisica... che relazione potresti mai avere con loro? Ci sono milioni di persone diverse da loro, devi cercare fra queste.

Cercare un partner è un lavoro di successive esclusioni.
Prima escludi le persone eterosessuali.
Poi quelle troppo lontane.
Poi quelle troppo giovani e troppo vecchie.
Ed anche così ti restano decine e decine di migliaia di candidati.
Che te ne fai? A te ne basta uno solo!
Ecco, inizia a restringere il campo. Se dici di essere non vedente, su 10.000 persone 8.000 ti mollano in asso? E chi se ne frega. Ti restano 2.000 persone fra cui cercare. 1.999 sono comunque di troppo, ricordalo. Non pensare agli 8.000 superficiali e razzisti. Pensa ai 2.000 che non lo sono. E concéntrati su di loro, non sulla frustrazione provocata dagli altri 8000.
Il tuo futuro ragazzo è lì fra di loro.

Inoltre non mi hai detto come sei fisicamente. Ma alla tua età, tutti sono belli. E usare anche l'aspetto fisico può aiutare. Forse come non-vedente non lo prendi in considerazione... ma il tuo futuro ragazzo (se non sarà un non-vedente) potrebbe innamorarsi del colore dei tuoi occhi. :-) Non che a te importi più che tanto, ovvio, ma se la cosa può aiutarti e compensare l'handicap, perché rifiutarla? Fatti fare una bella foto digitale (leggera) da poter mandare a chi chatta con te. Non dico nuda, sia chiaro: dico il viso.
Nella cultura gay, l'immagine ha molta importanza. Tienne conto.

Quanto alla domanda che mi fai, non conosco associazioni di non vedenti gay, ma se vuoi posso aiutarti a lanciare appelli sui mezzi di comunicazione gay (a iniziare dalla rivista che dirigo) per cercarne. Potresti radunarne tu uno. Basterebbe che ti creassi un'email anonima (quella che usi ora riporta il tuo nome e cognome, quindi non è il caso di usare quella) apposta per poterla rendere pubblica.

Se vuoi, posso pubblicare sul mio sito questa lettera e la mia risposta, oppure un appello che mi scriverai. Con l'indirizzo email che avrai creato allo scopo, così che ti si possa scrivere direttamente.

La sola organizzazione di gay portatori di handicap che esiste in Italia è quella dei  sordi gay, ma la loro esperienza ti sarebbe di poco aiuto perché i vostri handicap non sono compatibili: per capire un sordo che parla (e di solito parlano piuttosto male, e non è certo "COLPA" loro!!!), occorre aiutarsi usando molto i gesti, e spesso la scrittura. Gli handicap sono handicap, è inutile fare i finti progressisti facendo finta che non esistano. Un handicap è un modo di essere. Occorre confrontarsi con le persone secondo i loro modi di essere. E non fingendo che siamo tutti uguali, cosa che non siamo.

Il logo dell'Unione Italiana Ciechi. Fare clic per visitarne il sitoE poi, tu hai tutto il diritto di andare presso le associazioni di rappresentanza dei non vedenti (l'Unione italiana ciechi che fa?) per esigere l'apertura di un dibattito sul tema. I sordi lo hanno fatto. E ha dato frutti. Perché non ci provi anche tu?

Infine, se vuoi, se ti interessa, posso mandarti in allegato il mio libro Figli diversi (sulla scoperta e accettazione della propria omosessualità, e sul rapporto coi genitori), in versione digitale. Se mi hai scritto vuol dire che hai un lettore vocale collegato al computer (puoi aver preso il mio indirizzo email solo dal mio sito, dato che l'ho appena cambiato), quindi dovresti avere i mezzi per leggerlo, senza dovere comprare il libro. Se ti interessa, ti regalo il testo.

Infine, no, ovviamente non mi hai creato nessun imbarazzo. Ho ottimizzato tutto il mio sito in modo che potesse essere accessibile anche con un browser vocale, anche se sapevo che non sarebbero state migliaia le persone che lo avrebbero letto in quel modo.
Ma mi pareva *importante* che un giorno qualcuno come te potesse usarlo, per riuscire a trovare un piccolo aiuto nel superare un problema.

Un handicap è un fossato, ma gli esseri umani sono tali unicamente perché hanno imparato a costruire ponti.

Basta volerlo.

Ciao.

Giovanni Dall'Orto



 
Ancora sui gay non vedenti

7/10/2003
Caro Giovanni sono stupito e meravigliato della tua comprensione e di avermi capito al volo.

Se vuoi e se ti fa piacere puoi anche rendere pubblica la mia lettera e la tua risposta... è ovvio che vorrei rimanere anonimo per rispettare la mia privacy.

Certo mi sarai di aiuto, sicuramente non ho mai trovato una persona così comprensiva.

Sì, ti dico in onestà che quello che mi hai scritto mi ha dato un pochino di forza e a reagire.

Mi farebbe piacere mettere degli annunci o degli appelli, comunque ne preferirei parlarne meglio insieme.

Io sono di Torino e abito da solo, sono centralinista e ho 26 anni, mi piace ballare cantare e ho inciso anche un cd e tra poco un altro, frequento da 7 anni la scuola di canto, sono  giudicato dal mio professore tenore di musica leggera, ma non di musica lirica, che sono due cose distinte e separate.

Sai Giovanni, mi piacerebbe trovare un ragazzo dolce e sensibile come me, che ami la musica, che cerchi una storia vera, una persona che mi faccia sentire bene, che mi faccia ridere, che mi faccia sognare. E che faccia guardare il tramonto insieme a lui, che mi faccia le coccole ecc. Lo troverò?

Forse pretendo un po troppo, vero?

Io cmq sono ipovedente, ma per la legge sono considerato non vedente: cammino con il bastone e gli occhiali da sole (ma non quelli da cieco) perché con il mio problema la luce mi dà troppo fastidio e quindi non mi permette di vedere nulla.

Ma quando sono in compagnia posso anche camminare vicino senza attaccarmi a nessuno: specialmente di sera o quando non c'è tantissima luce.

Sai, mi farebbe piacere ricevere il tuo testo Figli diversi, così capirei tante cose.

Ti mando la mia nuova e-mail: devi riportare tutto come ti scrivo ora, cioè così:

cianluca77@inwind.it

Scusa ma devi scriverla proprio così, con la "c", altrimenti non arriva: quando creai questa e-mail ero pazzo di Gianluca Grignani ma ce n'erano già tanti con gianluca77@inwind.it, che ho dovuto scriverla così: cianluca77@inwind.it

Ok, allora ti è tutto chiaro?

Giovanni grazie ancora. A presto.

Alex

Immagine di due occhi

Caro Alex, sono ben contento se posso darti una mano. Credo nella solidarietà: è una cosa di cui tutti, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno. Più ne creiamo, più riceveremo quando ne avremo bisogno.

Non credo di essere "unico" come dici tu, credo solo che ti sia un po' difficile trovare gli altri come me, che sono comunque molti. Ma dandosi da fare dovrebbero spuntare fuori. Di sicuro nella vita nulla accade a chi sta ad aspettare che gli cada dall'altro, o dagli altri.
Se ti dai da fare puoi essere anche tu il granello di sabbia attorno a cui si crea a poco a poco la perla.

Pubblico online la tua mail, e la faccio girare. Sono certo che non sei il solo che senti il bisogno d'un gruppo di autoaiuto fra persone gay non vedenti, anche perché si ottiene di più se si rivendicano uniti i propri diritti, anziché combattere tutti singolarmente.
Non aspettarti migliaia di mail attraverso il mio sito (non è mica quello della Microsoft...), considerarlo solo una piccola luce che può aiutare a trovare da lontano la casa a chi la sta cercando. Non so quanti siano, come te, a cercare... ma sono certo che è molto strano che i non udenti gay abbiano già da dieci anni le loro associazioni, e i non vedenti no.

Ti mando i files del mio libro, sperando che t'interessino.

Segnalerò in qualche modo questa pagina sulla rivista gay "Pride" che dirigo, sperando che la voce giri: ovviamente "Pride" non è letto da non vedenti, ma spero che chi ha un amico non vedente gli segnali il tuo appello e che il passaparola faccia il resto. Inoltre scriverò ad amici, anche di Torino, per segnalare il tuo caso.

E vediamo se da cosa nasce cosa.

I miei più vivi auguri.

Ciao

G. Dall'Orto



 
 
Mi rifaccio vivo...

27-8-2004

Ciao Giovanni, kissà se ti ricordi di me?

Sono Alex di Torino, ragazzo non vedente ricordi?

Sai, grazie a te sono riuscito ad essere contattato da diversi ragazzi, tramite le lettere che ti ho mandato e che hai pubblicato.

Sono contento che mi scrivono, anche se poi non capita nulla, magari solo un'amicizia, cmq sono contento, veramente.

Volevo chiederti se potevi pubblicare questa lettera così i lettori possono scrivermi a cianluca77@inwind.it

Sai, alcuni mi scrivono, ma solo 2 parole perché leggendo le lettere che hai pubblicato un po' di tempo fa pensano che magari questo indirizzo non sia più valido.

Ti ringrazio e ti chiedo scusa del disturbo.

Un bacio. Alex.

PS La mia email è e sarà sempre cianluca77@inwind.it

Chi volesse contattarmi può farlo anche tramite msn messenger.

Certo che mi ricordo. Ed ecco fatto.
Nel caso l'indirizzo email dovesse cambiare (prima o poi lo spam soffocherà anche te...), scrivimi per dirmelo, e aggiornerò l'indirizzo in questa pagina.

Ancora auguri. Ciao.

G. Dall'Orto

PS. Ma di creare un gruppo gay per non vedenti, non se ne parla? Il sostengo reciproco fra uguale è importante per tutti...

Aggiunta fatta in data 24-2-2005:
Alex ha poi costruito il suo sito. Lo trovate qui: www.gaynonvedenti.it


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