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Codice penale cinese [1799]

Amanti omosessuali cinesi (dettaglio da disegno del sec. XVIII-XIX). Dal sito _androphile_


Ta-Tsing-Leu-Lee [1799] [1]
 

Sezione CCCLXVI, "statuto" n. 3

Gl'individui depravati che cospireranno insieme per impadronirsi del figlio, o del parente di una famiglia onesta, con intenzione di commettere il crimine contro natura, aggravando, o no, il loro delitto col crimine di un omicidio // (p. 415) susseguente, subiranno la morte per decapitazione, tosto che ne siano convinti, come nei casi de' vagabondi proscritti. I complici di tale crimine saranno strangolati all'epoca ordinaria delle esecuzioni, e tutte le altre persone, che avranno partecipato ad una tale lesione criminale, saranno bandite in perpetuo.

Ove non sieno stati formati dei complotti, ma che vi sia stato additamento d'omicidio, o che un giovinetto al di sotto dell'età di 10 anni fosse stato sedotto colla sopra enunziata intenzione, il colpevole incontrerà la morte, come un proscritto vagabondo, e sarà immediatamente decapitato, tosto che ne sarà convinto.

Esecuzione capitale per decapitazione in Cina, 1890.
Esposizione pubblica delle teste dei decapitati in Cina, 1890. 
L'inumanità non è monopolio del mondo occidentale.

Chiunque userà la forza per commettere il detto crimine contro natura con un ragazzo dai dieci ai dodici anni di età, subirà la morte per decollazione, all'epoca in cui si è solito di giustiziare per delitti capitali, e qualora il ragazzo vi avrà acconsentito, il crimine sarà sempre punito come un ratto, vale a dire, colla morte per istrangolazione, alla detta epoca solita.

Un attacco con intenzione di commettere il suddetto crimine sarà punito con 100 colpi, e col bando perpetuo alla distanza di 3000 lee dal luogo, ove sarà stato commesso il crimine.

Gl'individui che commetteranno un tale delitto di mutuo consentimento, saranno puniti, ciascheduno, come ne' casi ordinarj di lesione // (p. 416) criminale fra sessi differenti, cioè con 100 colpi, e col Kia durante una luna.

Quando si procurerà di fare un torto a chicchessia, accusandolo di avere commesso un tal crimine, la pena sarà eguale a quella che l'individuo avrebbe subìta se ne fosse rimasto convinto. 
Ciò non pertanto nei casi capitali la pena da infliggersi ai falsi accusatori sarà di un grado minore. In que' casi in cui si dovesse punire il colpevole convinto colla pena di morte per decollazione, subito dopo che ne sarà convinto, il falso accusatore sarà bandito in perpetuo al di là della frontiere della China [2].
 

Amanti omosessuali. Dal sito _ androphile_
Amanti omosessuali cinesi. Dettaglio da un'llustrazione di Hua ying chin cheng ("Variegate posizioni della battaglie dei fiori") dinastia Ming (1368-1644). Dal sito "Androphile".
 

Per altri testi sull'omosessualità e la sodomia nell'Asia premoderna, fare clic qui.

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note
[1] Da: Ta-Tsing-Leu-Lee, o sia leggi fondamentali del codice penale della China, stampato e promulgato a Pekin coll'autorità di tutti gl'imperatori Ta-Tsing, della presente dinastia [1799], 3 voll., Silvestri, Milano 1812, Vol. 3, appendice n. 32 alla sezione CCCLXVI, "statuto" n. 3, pp. 414-416.

Credo che questo testo sia interessante perché (ammesso che la traduzione italiana del 1812 sia affidabile), da un lato dimostra l'interesse la fascinazione Illuminista per la millenaria civilità cinese, che l'imperialismo del periodo successivo avrebbe cancellato, dall'altro mostra una mentalità meno aperta di quanto descriva il mito: si noti infati la presenza di una pena anche per gli atti omosessuali consensuali
Inoltre si noti che le pene colpiscono solo coloro che stuprino il bambino di una famiglia onesta, cioè ricca. Gli altri, invece...

[2] Sulla tradizione omosessuale in Cina si può leggere in inglese Passions of the cut sleeve, di Bret Hinsch.
Sull'Asia antica si veda qui.
Sul presente esiste: Tongzhi: politics of same-sex eroticism in Chinese societies, di Wah-Shan Chou.

In italiano c'è la traduzione (a cura di Giovanni Vitiello) del Duanxiu pian di Ameng di Wu, La manica tagliata, Sellerio, Palermo 1990, con un utile saggio introduttirvo.

Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

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