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Lo scandalo Krupp [Capri, 1902] e la stampa.

"La Propaganda"
 
Guglielmo II nel 1902

Guglielmo II nel 1902
Da: "La propaganda - Quotidiano socialista" [28/11/1902] [1].

Al biondissimo imperatore

La lotta è dichiarata tra l'imperatore e l'organo magno della democrazia socialista tedesca. 
Le rivelazioni da noi fatte su Arturo Krupp, dopo la fulminea scomparsa di lui dalla scena del mondo, hanno eccitato le fantasie più torbide.

A qualcuno è parso addirittura di vedere nella morte del re dei cannoni l'olocausto colpevole della nostra campagna. Si tratta di un ballon d'essai  [pallone-sonda]. La morte di apoplessia nen [sic] si produce – la clinica insorge a nostra difesa – con la esplosione di violente impressioni.

Ma se anche ciò fosse accaduto, non perciò la nostra campagna mancherebbe di valore.

Essa era diretta a strappare dalle spire della corruzione un'isola italiana. I patriottardi, che sono tanto proclivi a strimpellare la vecchia canzone sulla sdrucita chitarra del patriottismo, dovrebbero fare omaggio ad una campagna diretta a difendere l'onore delle nostre genti dalle corruzioni e dalle seduzioni malefiche dell'oro straniero.
Invece si è preso occasione per gridarci il Crucifige [crocifiggili!].

E al Crucifige contro la "Propaganda" di Napoli si associa l'imperatore di Germania scagliando i suoi fulmini contro il "Vorwaerts" di Berlino, che fa eco alla nostra campagna.
Il giovane sire tedesco ha avuto delle frecce velenose contro i nostri compagni tedeschi.
 

Produzione di cannoni nelle officine Krupp
Produzione di cannoni nelle officine Krupp, nel primo decennio del XX secolo.

Non è la prima volta che Guglielmo pronuncia le solite grandi frasi, con le quali cerca far credere che i socialisti non sono degni di essere tedeschi. Eppure egli si sarebbe di già dovuto accorgere che queste sue frasi altosonanti [sic] non fanno che accrescere le simpatie popolari per la democrazia socialista
La quale essendo in continua via di sviluppo, se le parole di Guglielmo avessero un valore, si dovrebbe concludere che i tedeschi vanno scomparendo dal globo terracqueo.

Il giornale tedesco si proponeva di documentare la necessità di abolire un articolo del Codice penale tedesco che non si riscontra nelle leggi di nessun paese moderno. Onde il suo scopo era ispirato a criterio oggettivo e civile e non a rappresaglia contro Krupp. 
Il "Vorwaerts" lottava per una ragione civile in Germania, con noi per una questione morale in Italia.

Ma Guglielmo di Hohenzollern giuoca un cattivo tiro alla memoria del suo amico. Egli lasciando supporre che le nostre accuse, riportate coraggiosamente dal "Vorwaerts" in Germania, siano state come il coltello che abbia assassinato la vita di Krupp getta una cattiva luce su di lui. 
Ove questi infatti si fosse sentito innocente non avrebbe avuto che da levare alto il [sic] fronte o farsi fare giustizia.

Ma l'imperatore Guglielmo si pone sotto i piedi ogni riguardo di senso civile, quando si permette d'intervenire in un processo pendente contro il "Vorwaerts" . Egli muta una quistione di onore in una quistione politica. Turba l'animo del magistrato e sovverte la serena approvazione della legge [8].

E tutto ciò semplicemente un atto di arbitrio, che tutti i popoli civili non possono non biasimare.

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Note

[1].Al biondissimo imperatore, "La Propaganda",  28/11/1902. 

Il testo è stato copiato da Stefano Bolognini, che ringrazio.

[2].Chissà che direbbero i redattori socialisti della "Propaganda" se potessero vedere come, un secolo esatto dopo, il Capo del Governo italiano on. Silvio Berlusconi interviene apertamente per influenzare processi in corso... con l'applauso e l'approvazione dei pochi "socialisti" odierni sopravvissuti!



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