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Barzellette spagnole [1550-1646][1]
 
Scena di commedia, sec. XVIII



Luis de Pinedo (sec. XVI)[2].
Libro de 
chistes [1550]
Libro dei motti 
di spirito [1550]

/ p. 115 / Al Obispo de Calahorra, D. Alonso de Castilla, le escribieron una carta con un sobrescripto que decía: 
"Al muy berriondo Señor el Obispo de Calcaporra, Señor de las cibdades de Sodoma y Gomorra, etc., y padre de los hijos de Rodrigo de Baeza".

Al vescovo di Calahorra, Don Alonso di Castiglia, scrissero una lettera con un indirizzo che diceva: 
“Al molto infoiato Signore il Vescovo di Calcaporra, signore delle città di Sodoma e Gomorra etc., e padre dei figli di Rodrigo de Baeza” [3]
----O----

/ p. 116 / El Marqués de Cenete, D. Rodrigo, yéndose paseando por una calle en Valencia, vio a una ventana a Juan Fernández de Heredia, con el cual burlaba mucho, y saludóle, motejándole de sodomita
"A la vuestra Sodoma".

----O----

Il Marchese di Cenete, Don Rodrigo, se ne andava a passeggio per una strada di Valenza quando vide a una finestra Juan Fernandez de Heredia, con cui scherzava molto, e lo salutò dandogli del sodomita:
“Alla vostra Sodoma”.


Juan Fernández respondió motejándole de converso: 
"A la vuestra Guadalajara".

Juan Fernandez rispose restituendo la sfottitura: 
"Alla vostra Guadalajara” [4].

Dettaglio da ''Capitan Babbeo e Cucuba'' (sec. XVIII)


Juan de Timoneda (1490?-1583)[5].

El sobremesa
y alivio 
de caminantes [1562-69]
Conversazione a tavola 
e sollievo dei
pellegrini  [1562-69]

Cuento 56 

Viniendo un soldado de Italia, muy próspero, fue convidado por un grande amigo suyo. Estando en la mesa, había un extraño decidor, que tenía fama de judío.


Racconto 56

Tornando un soldato dall’Italia, ben pasciuto, fu invitato a pranzo da un suo grande amico. Mentre erano a tavola, v’era uno strano parlatore che aveva la fama di essere ebreo.


El cual, por tratar al soldado de puto, tomó con la punta de un cuchillo el obispillo de la gallina, y púsoselo delante, diciendo: 
"Jaque".

Questi, per trattare il soldato da puttano, prese con la punta di un coltello il “boccone del prete” [6] della gallina e glielo mise davanti, dicendo: 
“Scacco”.

Entonces el soldado, de presto, tomó asi mesmo una lonja de tocino, y púsosela delante, diciendo: 
"Mate".

Il soldato, allora, prese a sua volta e senza indugi una fetta di lardo e glielo mise davanti, dicendo:
“<Scacco> matto” [7].
Anonimo (sec. XVIII) - Capitan Babbeo e Cucuba
Anonimo (sec. XVIII) - Capitan Babbeo e Cucuba (scena di commedia dell'arte). Milano, Museo teatrale della Scala.


Melchor de Santa Cruz de Dueñas (1520-1576)[8].

Floresta española [1574]
Foresta spagnola [1574]
Capítulo III.
De gracia doblada.
Capitolo 3.
Di una grazia resa [9].

1
Paseándose un caballero con uno que no era hidalgo por el osario de los judíos, díjole el caballero:
"Si agora os muriésedes, ¿adónde os mandaríades enterrar?".

1
Passeggiando un cavaliere nel cimitero degli ebrei con uno che non era gentiluomo, gli chiese il cavaliere:
“Se ora moriste, dove vorreste che vi seppellissero?” [10].

Respondió:
"En Sodoma, con vuestra merced".

Rispose:
“A Sodoma, assieme a Vostra Grazia".


Lucas Gracián Dantisco (1543-sec. XVI?)[11].

Galateo español [1593]
Galateo spagnolo [1593]

/ p. 148 / Pero aun más en hondo entran estos dichos satíricos, quando se tocan en el linage y en la honra, como hizo un christiano nuevo a otro por motexalle de buxarrón, que como le viesse ir cavallero en un rocín, muy al cavo, le dixo:
"Compañero ¿por qué subís tan a las ancas?".

Però ancor più a fondo penetrano questi motti satirici quando vanno a toccare la classe e l’onore, come fece un ebreo convertito al cristianesimo a un altro dandogli del buggerone, allorché vedendolo cavalcare un ronzino, piuttosto sul di dietro, gli disse: 
“Compare, perché monti tanto sul fondoschiena?”. 

A lo qual le respondió: 
"Si subo tan atrás es por no matalle en la cruz".

E l’altro gli rispose:
“Se monto tanto dietro è per non metterlo in croce”.

Y assí se vengó motejándole de judío, y empataron la traviessa.

E così si vendicò beffeggiandolo come giudeo e pareggiarono il conto. 

Uomo che fa vento all'ano di un asino - Dettaglio da ''Capitan Babbeo e Cucuba'' (sec. XVIII)


Luis de Ayllón y Cuadros (sec. XVII)[12].

Vejamen en el Colegio 
de Maese 
Rodrigo de Sevilla [1646]
Scherzo nel collegio 
del maestro 
Rodrigo di Siviglia [1646]

Estaba un día en conversación con ciertos amigos y començaron a hablar acerca del pecado nefando, en ocasión de un hombre que estaba sentenciado a quemar por aquel delito. 

Era un giorno a conversare con alcuni amici e si cominciò a parlare del peccato nefando, in occasione della condanna al rogo di un uomo per quel delitto.

Dixo uno de los interlocutores:
"¡Válgame Dios y qué mal gusto deve de tener el que haze una cosa tan fea, sucia y asquerosa!".

Disse uno degli interlocutori: 
"Dio me ne scampi, e che cattivo gusto deve avere colui che compie una cosa così sozza, orrenda e schifosa!".

Respondió el señor don Christóbal muy sencillamente: 
"Yo lo e probado y es la cosa peor que ay en el mundo".
.

Gli rispose il signor don Cristoforo molto semplicemente: 
"Io l’ho provata ed è la cosa peggiore che ci sia al mondo" [13].

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti. 

Note

[1] Le barzellette non mentono. Per far ridere devono far riferimento a nozioni (in genere pregiudizi) note a tutti, presentando fatti "scontati" nel modo più insolito (meglio se assurdo) possibile. Per questo le barzellette antiche non ci fanno più ridere
In compenso, ci rivelano il "sentire comune" di un'epoca.

Questa piccola antologia di antiche barzellette spagnole (che non fanno ridere) conferma che, ieri come oggi, l'accusa di sodomia era  una delle più infamanti. 
Ma ci mostra pure che il tema non era escluso dalla conversazione quotidiana, come secoli di censura sui testi ci indurrebbero a pensare. 

[2] Dal sito del dizionario della RAE, sub voce "Sodoma", che riprende da: Luis de Pinedo, Libro de chistes, Atlas, Madrid 1964.

La traduzione in italiano, inedita, di questo testo e di tutti quelli seguenti, m'è stata offerta da Salvatore Grillo, che ringrazio.

[3] Non ho trovato notizie su questi personaggi.

[4] La spiritosaggine consisterebbe nell'aver equiparato, con prontezza di lingua, Guadalajara (città natale del marchese) a Sodoma.

[5] Dal sito del dizionario della RAE, sub voce "puto", che ripubblica il testo tratto da: Juan de Timoneda, El sobremesa y alivio de caminantes, Espasa-Calpe, Madrid 1990.

[6] La coda; la parte che copre il l'ano.

[7] Il presunto ebreo vuol mettere in "scacco" il soldato mostrandogli qualcosa che ha a che fare col culo; l'altro ribatte mostrandogli il lardo, che essendo ricavato dal maiale è aborrito dagli ebrei, e insinua di avere messo in "scacco" l'altro in modo ancora più imbarazzante ("scacco matto").
Si noti come antisemitismo ed omofobia procedano qui appaiati, come spesso avviene nella storia nei periodi di violento rifiuto del "diverso".

[8] Dal sito del dizionario della RAE, sub voce Sodoma, che ripubblica il testo tratto da: Melchor de Santa Cruz de Dueñas, Floresta española, Crítica, Barcelona 1997.

[9] Noi diremmo: "Chi la fa l'aspetti".

[10] Insinuando che il luogo adatto sarebbe stato il cimitero ebraico, cioè insultandolo come ebreo. L'altro ribatte chiedendo l'onore di esser sepolto accanto al nobile... nel cimitero di Sodoma, adatto a lui.

[11] Dal sito del dizionario della RAE. che ripubblica il testo tratto da: Lucas Gracián Dantisco, Galateo español, CSIC, Madrid 1968.

[12] Dal sito del dizionario della RAE, sub voce "pecado nefando", che ripubblica il testo tratto da: Luis de Ayllón y Cuadros, Vejamen en el Colegio de Maese Rodrigo de Sevilla, Edición electrónica, Madrid 2003.

[13] La comicità sta qui nell'assoluta sfrontatezza con cui don Cristoforo dà ragione alla tradizionale condanna della sodomia, ma ammettendo svagato di averla infranta. 
Per ricreare il clima da cui nasce questa barzelletta, si provi a sostituire la sodomia omosessuale con la pedofilia. L'effetto raggelante sarebbe analogo. 
 


Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

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