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GIROLAMO BALBI (1450?-1535)
 
di: Giovanni Dall'Orto

 
 
 
 
 
 
 
 
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un ritratto di Girolamo Balbi.
Ringrazio in anticipo chi potrà
spedirmene uno.
Umanista.  
Scrisse in latino poesie, epistole, trattati filosofici, in cui rivela una vasta cultura. 

Girolamo Balbi nacque forse a Venezia verso il 1450, studiò (probabilmente a Roma) con Pomponio-Leto 
Nel 1485 era a Parigi, dove nel 1489 ottenne una cattedra all'Università. 

Il suo carattere aspro e poco conciliante lo mise in urto con alcuni colleghi, che egli aveva accusato d'incompetenza. La polemica assunse toni accesi finché verso il 1490/91 Balbi dovette fuggire da Parigi perché denunciato per sodomia ed eresia. 

Uno dei suoi avversari, Publio Fausto Andrelini (1462-1518) scrisse pure nel 1491/1493 un'ecloga latina (la numero XI dell'edizione a stampa) intitolata De fuga Balbi, nella quale sin dai versi introduttivi si premurava di rendere note le accuse di sodomia contro il rivale [1] 
In risposta un alunno del Balbi, Jacques Morlin, scrisse una difesa, la Invectiva in Fausti Balbi calumniatorem [2], nella quale reagì accusando a sua volta l'Andrelini di gusti omosessuali. 

Anche un Guillaume Tardif scrisse nello stesso periodo in latino un'Antibalbica, accusando Balbi di esser stato processato per sodomia. 

Balbi si rifugiò in Inghilterra, poi passò a Vienna (1493) e a Praga presso re Ladislao di Boemia; qui però nel 1497 dovette fuggire ancora, per una nuova accusa di sodomia. 

Bohuslaw von Hassenstein, barone di Lobcovicz (Bohuslav Hasistenius, 1460/2-1510/5), già suo protettore, scrisse allora un componimento latino in cui rinfaccia che i boemi non saranno forse colti come gli italiani, però almeno non sanno nulla di amori per Ganimede-[3]. 

Ganimede rapito da Giove, statua ellenistica al Museo Archeologio di Venezia. (Foto G. Dall'Orto) 
Ganimede rapito da Giove, statua ellenistica nel palazzo Grimani a Venezia. (Foto Dall'Orto)

Balbi si rifugiò in Ungheria, dove si fece prete e visse per quindici anni, "cambiando vita" e ottenendo importanti incarichi politici e diplomatici.  
Passato in Austria e presa posizione contro Lutero, nel 1523 venne premiato con la nomina a vescovo di Gurk, in Carinzia, e ricoprì ulteriori incarichi diplomatici ed ecclesiastici.  
Fece in tempo a farsi conoscere per quelche era, ottantenne, dal Cellini che nella sua Vita lo descrive come frequentatore di un giovane prostituto, Luigi Pulci. 

Morì nel 1535. 

Il ruolo per cui Balbi venne apprezzato in vita (per certi aspetti analogo a quello di Filippo Buonaccorsi) fu sostanzialmente quello di propagatore delle scoperte dell'Umanesimo nei Paesi dell'Est europeo. 
Ovviamente la Chiesa cattolica lo ricorda soprattutto per la sua attività antiprotestante... 

Fra le sue composizioni latine (liquidate dalla Catholic encyclopaedia online come "volgari e indelicate, senza particolare merito"), numerose quelle a tematica omosessuale 
Sono in (buona) parte edite.[4] e in parte inedite.[5] e non studiate. 

Una delle composizioni edite [6] è indirizzata a Pomponio Leto e parla di un "nuovo amore" per un ragazzo; un'altra [7], parlando della propria casa, afferma che in essa, sacra ad Ercole, non possono entrare femmine, ma solo il "casto" giovane che egli chiama "Ila" (dal nome del ragazzo amato da Ercole). 
Segno questo del fatto che, dopo tutto, le accuse a suo carico contenevano almeno una parte di verità. 

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa scheda biografica, e chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina.

Note 

[1] Publio Fausto Andrelini, Buccolica [1496]. Edita come: The eclogues of Faustus Andrelinus and Ioannes Arnolletus, The John Hopkins Press, Baltimore 1918. Vedine le pp. 53-57, 113-114. 

[2] Vedine estratti in: Andrelini, Op. cit., pp. 115-117. 

[3] Giovanni degli Agostini, Notizie istorico-critiche intorno le vite e le opere degli scrittori viniziani, Occhi, Venezia 1752-1754, vol. 2, p. 247.  
Le pp. 240-280 di quest'opera sono dedicate al Balbi. 
Per un estratto da quest'opera, fare clic qui. 

[4] Girolamo Balbi, Opera poetica, oratoria ac politico-moralia, Stahel, Vindobonae [= Vienna] 1781-1792), 2 voll. 
Fare clic qui per la trascrizione di una selezione di testi da questa raccolta. 

[5] Per esempio nel Manoscritto marciano latino, classe XII, n. 210 = 4689, presso la biblioteca Marciana di Venezia. 
Fare clic qui per la trascrizione di due testi da questo manoscritto. 

[6] Girolamo Balbi, Op. cit. vol. 1, p. 204, n. 131. 

[7] Girolamo Balbi, Op. cit. vol. 1, p. 205, n. 35.


Originariamente edito in traduzione inglese sul Who's who in gay and lesbian history (a cura di Robert Aldrich e Garry Wotherspoon), vol. 1, ad vocem

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