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Videoclip gay.

L'omosessualità nei videoclip musicali -

Parte 3 - (2000-2005)

A cura di Giovani Dall'Orto



 

2000

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2001
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2001 - La Crus - "Pensiero stupendo". Dal Cd: Crocevia.

Si può rivisitare divertendosi un mito senza dissacrarlo? I La Crus ci sono riusciti con questa elegante cover della mitica "Pensiero stupendo" di Patty Pravo (1977), edita nel 2001 nel loro cd Crocevia.
Il video, semplicissimo nella struttura narrativa pur essendo curato nella realizzazione formale (per quanto un poco pasticciato), vede la presenza di due cantanti e una cantante, Patty Pravo in persona, mentre s'inseguono e corteggiano in modo esplicito in una discoteca etero (ma non troppo: verso la fine una coppia di ragazze si carezza, finendo per baciarsi con trasporto).
 

La "genialata" della cover, e di conseguenza del video, consiste nel ribaltamento della situazione della canzone originaria, che vedeva una coppia eterosessuale alle prese con una terza persona, una donna. Qui invece sono due uomini ad avere il "pensiero stupendo" di "farlo a tre" con una donna.
Ovviamente acquisisce tutt'altro significato anche la parte rivelatrice del sesso della terza persona: "E tu / e noi / e lei / fra noi: / vorrei, / vorrei, / e lei adesso sa che vorrei... / Le  mani, / le sue, / e poi un'altra volta noi due"...

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Il videoclip non contiene nulla di gayo che sia degno di menzione in sé, limitandosi all'esibizione dei tre cantanti in un contesto un po' patinato, col montaggio spezzato e ansante tipico del linguaggio dei videoclip. Al più, alla fine, come massima sottigliezza narrativa, ci viene fatto intuire che tutta la scena potrebbe essere giusto un sogno ad occhi aperti di Mauro Ermanno Giovanardi (uno dei "La Crus"), mentre osservava adorante un poster di Patty Pravo... E sai che sorpresa narrativa che è.

D'altro canto, l'intenzione di produrre deliberatamente un clip sbilanciato sul versante gay è sottolineata anche nella scena conclusiva, quando Mauro Ermanno Giovanardi e il cantante-ospite Manuel Agnelli (del gruppo "Afterhours") si baciano (un po' scherzosamente, a dire il vero) al di sopra di Patty Pravo, che prima sbarra gli occhi simulando sconcerto, e poi ride come davanti a uno scherzo divertente.

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E questa scena conclusiva mi ha fatto pensare che la signorina Strambelli può aver riso qui, ma non ha fatto ridere né nel 2004 né nel 2011 per le sue intemerate omofobe (una volta può essere un incidente come ha sostenuto, ma due...).
Ragione per cui qui sorge un po' il dubbio che se questo video affronta il tema in modo tanto leggero e sdrammatizzante, il merito vada tutto ai La Crus e per nulla a lei... Ma tanto, "a caval donato non si guarda in bocca".

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(Una nota di costume in margine a questo commento.
Ho faticato molto a capire la data di pubblicazione di questo video (che ho appurato solo attraverso il sito del regista). Se Itunes, drastico, sentenzia addirittura che è del 2011, il problema è che in Rete non iniziano ad apparirne tracce prima del 2007. Si direbbe che gli spettatori italiani lo avessero in qualche modo rimosso, come se fosse uscito "troppo presto".

E per una volta mi ha roso il dubbio. Dopo tutte le maledizioni che ho scagliato contro i registi e i discografari italiani che non hanno osato, almeno fino al 2011, proporre nei clip di casa nostra la realtà lgbt, ecco un video che lo fa, proponendo una canzone davvero bella... e che nessuno "si fila" per anni ed anni. Ma vuoi vedere che coloro-che-hanno-torto forse hanno ragione, sul fatto che il pubblico italiano non era ancora pronto?
In effetti, una cosa è osservare l'omosessualità ingabbiata nei clip dei cantanti stranieri (magari raccontata in una lingua che tutti fingono di sapere ma che in Italia nessuno capisce, come l'inglese), o magari presentata in sit-com ambientate in una realtà così diversa dalla nostra che fra Los Angeles e Paperopoli non percepiamo alcuna differenza. Ma tutt'altra cosa è vedersela squadernare, in lingua nostrana, in un qui-ed-ora che potrebbe essere la discoteca sotto casa nostra. Fa rabbrividire immaginarla infestata da simili coppie... Meglio non pensarci, quindi.

Confesso che per qualche interminabile secondo mi ha roso il dubbio sul fatto che forse i discografari non hanno tutti i torti nella loro reticenza omofoba, e qualche colpa sia da rifilare anche al gentile pubblico. O no?).

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2002
2002 - Giorgia - "Vivi davvero". Dall'Ep: Vivi davvero.

Il testo della canzone non ha alcun riferimento omosessuale, ma il videoclip di promozione contiene per alcuni secondi un bacio gay. Che nei video italiani in quel periodo erano piuttosto rari. Tant'è che il regista si sofferma per qualche secondo appena, al contrario di quanto avviene con i baci eterosessuali presenti nello stesso filmato.

Il video presenta la cantante in un bar che serve da bere (in un narghilè!) una misteriosa pozione verdognola che conferisce disinibizione e gioia di vivere a coloro che la bevono:

L'entrata della cantante nel locale aveva convinto un personaggio effeminato con un ventaglio blu a smammare dal bancone, guardando con sussiego e malcelato disgusto la femmina intrusa.
Ma una volta che il tizio si ripresenta al banco assieme a un bel brunetto, sempre con la sua aria annoiata, e i due bevono la pozione, la camera si sposta per un attimo sulla cantante, e quando torna a inquadrarlo, Mister Antipatia sta baciando il bel brunetto.
Non sulla bocca, però: solo sul collo.
A indicazione di quanto continuasse ad essere problematico il bacio gay, nel 2002, perfino nei video che intendevano proporre un messaggio di pseudo-trasgressione...

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2002 - Lamur - "Tu es foutu" [single].

Nel 2002 la cantante italiana In-Grid ebbe un successo mondiale con questo motivetto ossessivo, in lingua francese. Sorprendentemente, a supporto d'una canzone di tanto successo esisteva solo un video assolutamente miserello, che più che altro ricorda i filmini di viaggio fatti dalla zia Carolina.
Nello stesso 2002 la canzone è stata ripresa e rilanciata da un'altra cantante, nome d'arte Lamur, completamente sconosciuta prima e dopo questo brano, ma la situazione s'è ribaltata, dato che il video è stato affidato alle mani sapienti Pierre & Gilles.

Non ho trovato in Rete nessuna notizia su questa strana "cover" (non è neppure chiaro se il video sia del 2002 o del 2003) e tantomeno sulla cantante, ed ho il sospetto che "Lamur" sia solo una prestanome inventata dal duo parigino per creare una delle loro stravaganze su questa musica. Che senso ha infatti una cover che esce a pochi mesi dall'originale, che ormai aveva già drenato e saturato il mercato? Che senso ha che l'originale sia uscito per una piccola etichetta, e la cover per la Emi? Che senso ha che il video originale sia casereccio, e quello della cover sia un piccolo gioiello d'arte, affidato a nomi prestigiosi?
Tutto ciò non ha senso, a meno di pensare ad una specie di "adesso vi facciamo vedere noi come si sarebbe dovuto promuovere"...
Se qualcuno ha maggiori notizie su questo mistero, gli sarò grato se me le farà avere.

Arrivando infine al nostro tema, noteremo subito che la canzone illustrata da questo video non ha tematica gay. La cantante si limita infatti a lamentarsi d'un amato bugiardo, che l'ha riempita di promesse, nessuna della quali è stata poi mantenuta:

Tu m'hai promesso le note di Mozart,
non piatti rotti.
Tu m'hai promesso di farmi tua regina,
ho avuto per scettro una scopa.

Tu m'hai promesso...
Tu sei un fottuto.

Da queste premesse era ben difficile trarre implicazioni gay.

A meno di essere Pierre & Gilles, appunto. Che sono riusciti ad infilarci dentro un paio di ragazzi decisamente avvenenti, che ballano in modo sensuale vestiti da marinaretti o a torso nudo.
Nonché una stoccata finale che svela il mistero di quanto afferma la cantante: un tableau vivant di quelli loro, con una foto di matrimonio, che se osservata con attenzione rivela che anche la moglie è un uomo (in abiti da sposa). E questo in effetti chiarirebbe il motivo per cui tante promesse romantiche non siano state mantenute...

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Tipico "tormentone" per quanto riguarda l'aspetto musicale, con un ritmo martellante e interventi di fisarmonica molto caratterizzanti, il videoclip è un'orgia visuale alla maniera di Pierre & Gilles, divertente per il delirio camp deliberato e per l'esibizione golosa (per quanto contenuta) dei giovanotti. Più lo si guarda, e più se ne scoprono dettagli nascosti.
Merita senz'altro la visione.

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Un fotogramma dal video ''On tebja celuet''.

2002 - Ruki Vverh, "On tebja celuet" ("He is kissing you"). Dal Cd: Konec popse, tantsuyut vse.

Un bel gol per i video dell'ex Oltrecortina, che nella loro ingenuità dimostrano che non è necessario un budget plurimiliardario per fare il botto, dato che a volte basta avere idee. Anche idee assolutamente non originali, però pur sempre idee.
Che sarebbero poi quella roba che latita nei video fantastriliardari, che sono tutti esteriormente splendidi quanto lo è un campione di nuoto diciottenne, ma nutrienti quanto la saccarina, e preziosi quanto il similoro.

Il mondo mi perdonerà (spero!) se confesso che non capisco una sola parola del testo russo di questo videoclip.
Per capirlo mi baso su un paio di traduzioni inglesi presenti in Rete, il cui testo russo, però, non mi pare c'entri nulla con le parole che sento cantare, almeno a giudicare dal poco che riesco a decifrare di alfabeto cirillico.

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Un fotogramma dal video ''On tebja celuet''.
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Se questa traduzione non è una semplice presa in giro, (e gli internauti sono pregati nel caso di correggere i miei errori), il testo parla d'un ragazzo che dice a un'altra persona (che potrebbe essere benissimo una donna!) che "l'altro" non l'ama veramente, nonostante i suoi sforzi (non apprezzati) per essergli fedele: Ma adesso c'è l'io narrante che ama davvero questa persona, che è quindi invitata a riconoscere chi l'ama per davvero: Nulla, come si vede, fa qui pensare all'omosessualità.

Ma la genialità del video sta proprio nell'aver introdotto di suo la tematica, che rende interessante una situazione altrimenti frusta e banale.

Le immagini che scorrono sulle parole della canzone presentano infatti in parallelo la sequenza d'un ragazzo bellissimo a torso nudo (il regista deve aver fatto razzia nelle migliori agenzie russe di fotomodelli!) che a poco a poco si trucca il viso come una donna, e d'un altro ragazzo bellissimo, che abbraccia teneramente la sua fidanzata, e ci va a passeggio nel parco.
Nel finale le due storie si ricongiungono, con una sterzata in senso omosessuale, in un locale con spettacolo di travestiti (e magari le scombiccherate drag italiane fossero belle un decimo di questa che si esibisce nel video!), sul cui palcoscenico appare il ragazzo che si stava truccando.
E qui... guardatevi il video e sapete cosa succede.

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Un fotogramma dal video ''On tebja celuet''.
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Questo clip è dignitosamente curato nelle immagini, ma d'una semplicità elementare nella trama. Eppure (forse grazie anche alla bellezza mozzafiato dei modelli che ci recitano) funziona.

Anche la musica - e mi vergogno ad ammetterlo davanti al mondo - è azzeccata, nonostante la sua banalità sconcertante: una motivetto d'una battuta ripetuto due volte, modulato, ripetuto altre due volte, modulato di nuovo, ripetuto, modulato ancora, ripetuto... Eppure, nonostante la sua cretinaggine, mi sono trovato il cervello impestato, e non ho potuto fare a meno di canticchiarla a distanza di diversi giorni dalla visione del clip, pur non sapendone le parole...

Che dire? Non si può negare che questo sia un clip riuscito!
Avercene, di proposte così, anche in Italia!

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2003

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2004

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2005

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