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Concilium Constanciense / Concilio di Costanza [1415]

Baldassarre Cossa nel ritratto funebre di Donatello
Baldassarre Cossa 
nel ritratto funebre di Donatello.

 

Inquisitio in papam Johannem XXIII / Processo a papa Giovanni XXIII 
 [1415] [1]
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Attestaciones sive dicta testium 
in causa inquisicionis 
contra
d. Johannem papam XXIII-[2]
Attestazioni, ossia deposizioni 
dei testimoni nella causa 
di inquisizione contro
il signor papa Giovanni XXIII.[2]
pro summaria informacione super notoria symonia, dilapidacione ecclesie et mala admistracione etc.
per sommaria informazione a proposito di: notoria simonia, dilapidazione
dei beni della Chiesa e cattiva amministrazione ecc.
per dominos ad hoc deputatos examinatorum.
da parte dei signori scelti per questo scopo tra gli esaminatori.
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/p. 768 / 13/5/1415.

Reverendus pater Hermannus Dwerg apostolice sedis protonotarius s. Lebuini Daventriensis Traiectensis diocesis.
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13/5/1415

Il reverendo padre Hermann Dwerg, protonotario della sede apostolica, della diocesi di san Lebuino a Deventer e di Utrecht.
(...)

Et sic audivit quodammodo de infinitis aliis, cum quibus incontinenter et eciam contra naturam vixit. E così ha sentito in qualche modo dire di infiniti altri, con i quali visse senza rispettare la castità e persino contro natura.
Et audivit eciam eum peccato sodomitico irretitum.  E ha sentito anche che sia stato invischiato nel peccato di sodomia.
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/p. 774/ 17/5/1415.

Angelottus de Roma clericus camere apostolice canonicus Lateranensis etatis sue XXXVII annorum.
(...)

17/5/1415

Angelotto da Roma, chierico della camera apostolica, canonico di S. Giovanni in Laterano, di 37 anni di età.
(...)

De incontinentia cum aliis mulieribus est publica vox et fama in regno Apulie, in provincia Romana, in Tuscia, Romandiola et hic in Alamania, quod committebat dictum peccatum sodomie, et quod audivit ab uno magno domino, quod peciit ab eo puerum ad hoc propositum. Della sua incontinenza con altre donne c'è pubblica voce e fama nel regno di Puglia, nella Provincia romana, in Toscana, Romagna e qui in Germania, e  che commetteva il detto peccato di sodomia, e che ha sentito da un gran signore che [il papa] gli avrebbe chiesto un ragazzino a questo proposito.
Interrogatus de nomine dicit, quod nominari istud audivit. Ab illo domino audivit, quod tenuit unum vocatum Samuelem pro dicto peccato nephando. Interrogato circa il nome, ha detto che lo ha sentito dire. Da quel signore ha sentito che ne ha tenuto uno chiamato Samuele per questo peccato nefando.

 
Lapide della tomba di Giovanni XXIII
"Ioannes quondam papa XXIIIus"... La curiosa lapide di Giovanni XIII.

/p. 779/ 17/5/1415.

Alanus episcopus Leonensis etatis sue XXVI annorum.
(...)


17/5/1415

Alano vescovo di Léon (Francia), 26 anni di età.
(...)

De sodomia ab aliquibus paucis eciam audivit, quod ante papatum erat diffamatus, et hospes eius dixerat: 'Et vos Gallici elegistis unum boceronem'-[3], et nichil aliud scit. Circa la sodomia ha udito da alcune persone, poche, che prima del papato non aveva una buona fama, e un suo ospite aveva detto: "E voi francesi avete eletto un buggerone[3] e non sa nient'altro.
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/p. 794/ 16 (sic)/5/1415

Hermannus Dwerg, sedis apostolicae notarius
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16 (sic)/5/1415

Hermann Dwerg, [proto]notario della sede apostolica 
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Item super nono articulo respondit se ab una levi persona audivisse semel et non pluries papam esse diffamatum in incestu commisso cum uxore fratris sui, sed de virginibus et monialibus nichil scit et audivit ab aliquibus, quod super vicio zodomitico (sic) fuerit diffamatus. Inoltre circa il nono articolo ha risposto di avere udito da una persona superficiale - una volta e non di più - che il papa avesse la fama di aver commesso un incesto con la moglie di suo fratello, ma non sa niente di vergini e di monache, e ha udito da alcuni che il papa avesse avuto cattiva fama a proposito del vizio sodomitico.
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/p. 798/ 17/5/1415

Petrus Negrandi baccalarius in decretis, litterarum apostolicarum scriptor.
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17/5/1415

Pietro Negrandi baccelliere in diritto canonico, redattore delle lettere apostoliche.
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Audivit eciam ab aliquibus, paucis tamen, quod audiverant, quod ipse papa de sodomia increpabatur. Ha udito anche da alcuni, pochi tuttavia, che avevano udito che al papa stesso era rinfacciato di essere sodomita.
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/p. 853/ 16/5/1415

Bartholomeus archiepiscopus mediolanensis
(...)

16/5/1415

Bartolomeo [Capra] arcivescovo di Milano
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Et audivit, quod cognovit Bononie tres sorores et unum masculum fratrem earum et matrem, et finaliter per volgares fuit dictum, si pater affuisset, similiter partem suam ab eo reportaret. E ha udito che a Bologna avesse avuto rapporti con tre sorelle, e con un loro fratello maschio, e con la madre, e alla fin fine da parte della gente del popolo era stato detto che se fosse stato presente anche il padre, similmente anche questi si sarebbe preso da lui la sua parte!
Stemma del cardinale Cossa
Lo stemma del cardinale Cossa nel Palazzo Comunale di Bologna.
/p. 859/ 16/5/1415

Petrus procurator ordinis Theutunicorum (sic)
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16/5/1415

Pietro procuratore dell'ordine dei Cavalieri Teutonici
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Item dixit ipsum esse sodomitam et hoc audivit a stipendiariis, qui dixerunt post electionem ipsius Johannis: quid fecistis, vos elegistis sodomitam. Inoltre ha detto che il papa stesso era un sodomita, e questo lo ha sentito da alcuni mercenari, che dopo l'elezione dello stesso Giovanni dissero: "Che avete fatto? Avete eletto un sodomita!".
Talem et talem contra naturam cognovit et destruxit aliquos masculos in posterioribus et eciam audivit ab uno familiari ipsius Johannis pape, quod destruxit unum iuvenem in posterioribus, quod recepit fluxum sanguinis, de quo numquam potuit sanari. Ha avuto rapporti contro natura con il tale e il tal'altro e ha distrutto alcuni maschi nel posteriore, e poi ha sentito da uno della servitù dello stesso papa Giovanni che ha sfondato nel posteriore un giovane, che ne ha avuto come conseguenza un flusso di sangue dal quale non è potuto mai più guarire.
Item de virginibus dixit, quod cognovit matrem in Bononia et tres eius filias, que fuerunt virgines, quando incepit facere cum eis et similiter filium masculum, et deventum fuit ad proverbium, si affuisset patrem dictarum filiarum et filii, passus fuisset similem miseriam. A proposito di vergini, poi, ha detto che [il papa] ha avuto rapporti a Bologna con una madre e tre sue figlie, che erano vergini quando aveva cominciato a  frequentarle, e similmente con un figlio maschio, e così si era arrivati a un detto popolare, che se fosse stato presente il padre di quelle ragazze e del ragazzo, anche lui avrebbe subito una simile sciagura.
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/p. 871/ 18/5/1415

d. Donadeus episcopus Narniensis
(...)

18/5/1415

Il signor Donadeo, vescovo di Narni
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deponit eciam, quod multi inculpabant eum nedum de monialibus, sed eciam de peccato sodomie cum multis pueris, et hoc communiter dicebatur in Florencia. Depone anche che molti accusavano [papa Giovanni] non soltanto a proposito delle monache, ma anche del peccato di sodomia con molti ragazzini, e questo lo si diceva comunemente a Firenze.
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/p. 877/ 21/5/1415

Johannes de Poilheyo licenciatus in decretis etatis XL annorum vel circa cellerarius monasterii s. Anthonii ordinis s. Augustini Viennensis diocesis. 
(...)

21/5/1415

Giovanni de Poilheyo, licenziato in diritto canonico, di 40 anni o circa, economo del monastero di S. Antonio dell'ordine agostiniano, della diocesi di Vienne (Francia).
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Super IX. Dixit, quod audivit a multis notabilibus, quod ipse est multum diffamatum de peccato sodomie apud bonos et graves. Circa il nono articolo: ha detto di aver udito da molte persone ragguardevoli che lui stesso [il papa] godeva di cattiva fama presso persone buone e serie a proposito della sodomia.
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/p. 877/ 23/5/1415

Anthonius episcopus Cephaludensis etatis quadraginta septem annorum vel circa
(...)

23/5/1415

Antonio vescovo di Cefalù, dell'età di 47 anni o circa.
(...)

Ultra articulum dixit idem testis audivisse a quondam milite Neapolitano nomine d. Nicolaus Macrone, quod ipse d. Johannes papa, dum esset legatus Bononiensis, rem habuit contra naturam cum quodam iuvene petente quandam abbaciam in territorio Bononiensi, ac sibi promisit dare, ut consentiret. Oltre all'articolo [precedente] lo stesso testimone ha dichiarato di avere sentito da un certo militare napoletano di nome signor Nicola Macrone, che lo stesso signor papa Giovanni, mentre era legato pontificio di Bologna, avrebbe avuto un rapporto sessuale contro natura con un certo giovane che mirava ad una certa abbazia nel territorio bolognese, ed egli gli avrebbe promesso di dargliela in modo che acconsentisse.
Interrogatus testis de nomine iuvenis et de tempore dixit se non scire, sed dixit, quod de eodem crimine contra naturam audivit ipsum d. Johannem papam a pluribus fidedignis apud graves et egregias personas fuisse publice diffamatum. Interrogato il testimone sul nome del giovane e sull'epoca, ha detto di non saperlo, ma ha affermato che dello stesso crimine contro natura ha udito che sullo stesso signor papa Giovanni era stata fatta circolare pubblica fama da parte di diversi [testimoni] degni di fede presso persone serie ed eccellenti [4].

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Acta Consilli Costanciensis. Vierter (scluss-) Band. Herausgegeben in Verbindung mit J. Hollnsteiner und H. Heimpel von Heinrich Finke, Regenberg, Münster 1928.
Da: Protokolle der Zeugenverhöre über die Anklagen gegen Johann XXIII, 1415 Mai 13-23, vol. IV pp. 758-891.
Ho raccolto solo le testimonianze sulla sodomia tralasciando quelle, numerose, che dicono di non saperne niente o di saperlo solo "per fama pubblica".

La traduzione dal latino, inedita, è stata offerta da don Marco, che ringrazio.

[2]-Baldassarre Cossa (ca. 1370-1419) fu un avventuriero napoletano che, per aver strappato con le armi Bologna al Ducato di Milano a favore del papa Bonifacio IX, fu nominato nel 1402 cardinale e messo al governo della città, ciò che gli consentì d'arricchirsi in modo tale da "convincere" nel 1410 i cardinali, alla morte di Alessandro V, ad eleggerlo papa come Giovanni XXIII.

Giovanni XXIII fu però solo uno tre papi che si contendevano il trono nel periodo del Grande Scisma. Sedendo a Roma, egli era quello "legittimo", tanto è vero che fu lui a convocare nel 1413, dopo aver recalcitrato a lungo, il Concilio di Costanza, per metter fine allo scisma.

Le cose però si misero male anche per lui, come aveva temuto: i cardinali intendevano sbarazzarsi di tutti e tre i papi, e non solo dei suoi due rivali. Il concilio si aprì il 7/11/1414, e il 2/5/1415 fu presentata a suo carico una sterminata lista di accuse (54!) in base alle quali si chiedeva la sua deposizione (parallela a quella degli altri due papi).

Al punto 9 delle accuse appare l'immancabile accusa di sodomia omosessuale, mischiata a quella di immoralità sessuali assortite (quali aver stuprato duecento vergini (!) a Bologna).

Giovanni XXIII fu infine condannato per cinque capi d'imputazione (incesto, pirateria (!), omicidi, stupro e appunto sodomia), deposto (come gli altri due papi), arrestato e incarcerato, ma già nel 1418 ottenne la libertà dal suo successore Martino V in cambio della sottomissione... e di 35.000 fiorini d'oro. Nella transazione riuscì, già che c'era, anche ad ottenere nuovamente il cappello di cardinale, e da cardinale morì "piamente" nel 1419. 
Fu sepolto nel Battistero del Duomo di Firenze, dove riposa in una meravigliosa tomba attribuita a Donatello e Michelozzo [1427]. La lapide latina dice del defunto "che un tempo fu papa": un epitaffio che per bizzarria ha pochi eguali...

La Chiesa cattolica lo ha classificato nel 1947 come "antipapa" e non lo elenca più quindi nella lista di papi "legittimi", tant'è che un altro papa ha portato nel XX secolo lo stesso nome. Ciò però è un abuso, dato che Giovanni XXIII fu eletto regolarmente e sul legittimo soglio pontificio; ma la storia, si sa, la scrivono i vincitori, e quindi Baldassarre Cossa rimane antipapa... e sodomita.

L'accusa di sodomia rivoltagli dal Concilio è contenuta in un fascio d'accuse di tutti i tipi e non è, a mio parere, fra le più credibili: io non ci metterei la mano sul fuoco. 
Ma ciò è tanto più interessante per lo storico in quanto la condanna per sodomia fu ottenuta nel più scrupoloso rispetto dei metodi di indagine e delle leggi dell'epoca. 
La prova della colpevolezza "de fama pubblica" (per pubblica fama) di un imputato di sodomia è infatti esplicitamente prevista nei trattati dell'epoca, ed anzi la "fama publica" era indizio sufficiente alla tortura, se l'imputato fosse stato arrestato. 
E non conosco quasi casi in cui l'imputato sia riuscito a "vincere" la tortura: dunque la fama "de auditu" (per sentito dire) era già una mezza condanna.
A meno d'essere un avventuriero in grado di corrompere la Chiesa e farsi nominare cardinale... ovviamente.

[3]."Buggerone", sodomita attivo.

[4] Si veda anche la testimonianza di Dietrich von Nieheim (Theodoricus de Nieheim, 1340-1418), da: De vita ac fatis Johannis papae XXIII, in: Hermann von der Hard (cur.), Rerum Concili oecumenici Constantientis, Gensch, Frankfurt-Leipzig 1697-1700, 3 voll., vol. 2, pp. 336-459 [1415], al liber I, cap. 1, col. 336, che ricopio qui di seguito:

"Et vere jumentis iste Balthasar meritò comparatur. Nec enim recolo, me audivisse tot detestabilia de alicujus, incontinentia, incestu, adulterio, stupro & etiam illo gravi peccato, propter quod ira Dei venit in diffidentiae filios, sicut fama de ipso Romae & Bononiae laboravit".


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