Home page Giovanni Dall'Orto > Scritti di cultura gay > L'omosessualità nei videoclip musicali

Parte 3 <-- L'omosessualità nei videoclip musicali --> 2004

Videoclip gay.

L'omosessualità nei videoclip musicali -

Parte 3 - (2000-2005)

2003

A cura di Giovani Dall'Orto

2003

2003 - Maxximo - "Tormento" - da - Tormento (Ep) = 2010 - Maximo De Marco - "Sognando" - da - "Youtube".
Di questo clip esistono due versioni. La prima, firmata "Maxximo", s'intitola "Tormento", e uscì nel 2003 (nonostante l'interessato su Youtube parli del 2002, il copyright dell'Ep e la rassegna stampa rimandano al 2003). La seconda, firmata "Maximo De Marco", ha titolo "Sognando" ed è disponibile dal 2010.

Le due versioni hanno differenze molto marcate.
La prima illustra il tormento esistenziale dell'io narrante, un prete, lacerato fra un amore terreno per un ragazzo e i suoi doveri verso l'istituzione cattolica. Il video illustra il concetto con immagini di desiderio omosessuale inequivocabili, nonostante nel testo nessun indizio permettesse di pensare a una passione gay:

Nella seconda versione, per contrasto, tutti gli spezzoni gay sono stati rimpiazzati da un primo piano del cantante che s'esibisce davanti a una foto della navata della chiesa, o da ripetizioni d'immagini "innocue" (per esempio: il prete non si inizia più a slacciarsi la tonaca, ma si limita a ripetere due volte il gesto innocuo di slacciare il bottone del colletto. E così via). Alcune parti rimaneggiate si riconoscono facilmente (e penso che ciò avvenga intenzionalmente) perché in esse a De Marco è improvvisamente spuntata la barba (e muove le labbra fuori sincrono!).
In Rete si trova oggi unicamente "Sognando", dopo che il clip di "Tormento" è stato al centro d'una disputa e di vicende che non è assolutamente il caso che io mi metta a raccontare qui. (Si possono comunque consultare gli articoli Questo video non s'ha da vedere, apparso su "Guidemagazine" nel maggio o giugno 2003, e Tormenti del cuore, apparso nel maggio 2003 su "Babilonia", che dedicò pure una copertina al cantante).

Ora, lo so che non ha molto senso raccontare le immagini d'un video che oggi è assolutamente introvabile, ma mi si permetta di farlo per una questione di semplice memoria storica.
Il video di "Tormento" ebbi infatti il modo di vederlo con agio quand'era ancora presente sul sito del cantante (in una bizzarra versione con appena uno o due fotogrammi al secondo e fuori sincrono, forse per scoraggiare la pirateria).
Iniziava con un bel ragazzo che s'alzava da un confessionale e si allontanava verso una porta, seguito dal confessore (il cantante) che usciva dal confessionale e si slacciava la tonaca. Dopodiché il bel ragazzo apriva la porta e vi s'infilava, guardandosi indietro... e qui partiva un delirio fantasmagorico, che comprendeva un giovane che scorrazzava nudo in un'autentica chiesa cattolica (la Basilica (sconsacrata) di Santa Maria in Cosmedin a Roma), passando per un ragazzo seminudo crocifisso, una scena di "Pietà" sempre con giovane discinto, due o tre Madonne tanto cariche di orpelli quanto palesemente impersonate da uomini, per concludersi in una scena in cui un cardinale rossovestito (il regista del clip) sposava l'io narrante al bel ragazzo confessato, con tanto di scena di scambio dell'anello.
Il video si chiudeva sull'ultima parola, "sognando", col sacerdote che esce dal confessionale, rivelando che tutto quanto visto fin qui era solo un sogno nato dalla visione del bel ragazzo...

Non occorre una fantasia sbrigliata per immaginare cosa possa essere successo per portare all'attuale versione "castr...igata" di "Sognando". La quale, per dirla papale papale, nell'attuale "cut" non ha assolutamente alcuna tematica omosessuale: vi sono rimaste solo le Madonne impersonate da ragazzi (ma occorre farci caso, per notarlo) e il bel giovane che appare per qualche secondo, guarda in macchina e sparisce senza aver fatto nient'altro.
Ciononostante valeva la pena di ricordare qui, a futura memoria, che era esistita anche la prima versione...

(Post-scriptum: non possiedo copia della prima versione, che non era stata pubblicata sull'Ep che ricevetti per recensione, e pertanto è inutile scrivermi per chiedermerla. Grazie. Gli screenshots di questa recensione sono stati presi dalla copia di "Sognando" presente su Youtube).

[Torna in cima alla pagina]


Un fotogramma del video autoprodotto di Milonakis.
.
2003 - Milonakis, Andy - "The Superbowl is gay!".

Andy Milonakis è un comico e attore americano che soffre d'una disfunzione ormonale, a causa della quale il suo aspetto è perennemente quello d'un ragazzino di tredici o quattordici anni, nonostante sia nato nel 1976.

Milonakis divenne improvvisamente noto nel 2003 con alcuni video autoprodotti, assolutamente deliranti.
Questo avveniva prima dell'esplosione del fenomeno Youtube (che fu fondato nel 2005, e in Italia arrivò nel 2007), cosicché la diffusione delle riprese delle sue performances avvenne a lungo in modo "virale" grazie a un successo strepitoso del suo umorismo "nonsense". Di cui il presente video è un ottimo esempio.
Lo includo qui non perché sia un vero videoclip (non lo è), ma perché segna un po', simbolicamente, l'entrata in scena di quella che sarebbe stata poi su Youtube l'esplosione dei video autoprodotti, e che a tutt'oggi non accenna a rallentare (semmai il contrario). Fu proprio il successo strepitoso di video come questo a dimostrare che i tempi erano maturi per un sito come Youtube.
Il successo virale di questo video fu tale che alcune sue frasi (come: "Il succo d'arancia è gay / il succo d'arancia ha stuprato mio padre, / perciò penso che questo faccia di mio padre un gaaaay!") rimbalzano da allora per la Rete, o sono diventate a loro volta titoli di video o di articoli, e sono state citate, parodiate, rimixate... all'infinito. Ovviamente il fatto che il cantante sembri un ragazzino prepubere, non fa che accrescere il senso di straniamento che provoca questo filmato.

Le parole prendono spunto da una non meglio specificata partita di rugby, che aveva spinto Milonakis a dichiarare che la gran finale di rugby (superbowl) fa schifo.
Milonakis gioca qui sul fatto che l'espressione "essere gay", nel gergo giovanile americano, è usata (ahimè) col significato di "fare schifo".
La usa perciò, in modo politicamente molto scorretto, per affermare che il rugby fa schifo, e le squadre di rugby pure, e pure i registratori di dvd, ed anche il cielo ("the sky - is gay - it's also sometimes grey - but it's mostly gay"), e pure Tizio e Caio e Sempronio (e qui il termine "gay" torna ad essere usato nel senso tradizionale di "omosessuale").
La conclusione è che tutto è gay (= fa schifo), tutti sono gay, e probabilmente pure Milonakis è gay.

La canzone è "accompagnata" (se così si può dire) da una chitarrina giocattolo, e la melodia consiste in un unico accordo dall'inizio alla fine.
Semplicemente atroce.
Quindi imperdibile!

[Torna in cima alla pagina]
 



 
<--- Torna all'indice di "L'omosessualità nei videoclip musicali".
<-- Torna al 2002.
Vai al 2004 -->



 
[Torna alla pagina principale] [Torna all'indice dei saggi di cultura gay]
[Mandami correzioni, suggerimenti o proponimi un nuovo link]