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LE PAROLE PER DIRLO...
Storia di undici termini relativi all'omosessualità. [1].
di: Giovanni Dall'Orto
Varie lingue a confronto, da un seminario per insegnanti contro l'omofobia. Foto cortesia di Sergio Lo Giudice
Insulti in varie lingue a confronto, da un seminario contro l'omofobia. 
(Foto: cortesia di Sergio Lo Giudice). 
 
Nomen atque omen, "il nome è anche un presagio", dicevano i latini con Plauto, e mai motto è stato più adatto di questo alla condizione degli omosessuali. 

Da secoli alla stigmatizzazione del comportamento omosessuale si accompagna, logica conseguenza di un giudizio sociale negativo, il fiorire di termini ironici e spregiativi per connotare i "diversi". Da secoli milioni di persone vivono nel terrore di essere indicate con quei nomi il cui omen è alquanto infausto. 

Studiare la terminologia sulla e dell'omosessualità ha quindi un senso preciso: ricostruire, attraverso le parole e la loro evoluzione, il parallelo evolversi dei modi di giudicare e considerare il comportamento omosessuale. 
Tutto evolve, si sa, e spesso risalire all'etimologia, all'origine di una parola aiuta a riconoscere profondi cambiamenti là dove saremmo portati a credere che da sempre nulla sia cambiato; oppure aiuta a scoprire le radici di certi astii, di certe incomprensioni. 

A titolo di esempio vorrei qui proporre la storia d'una decina di parole italiane fra le più significative.  
Ripercorrere la loro evoluzione ci servirà indubbiamente a conoscere meglio la nostra storia. Sono infatti convinto del fatto che nella nostra analisi del passato non dobbiamo fare eccessivo conto sui documenti "ufficiali" (processi, trattati di teologia, leggi, manuali), perché quasi sempre tendono a dare l'immagine di ciò che la società avrebbe voluto essere, e non di ciò che era 
Perciò anche l'analisi dei documenti "marginali", che non hanno mai avuto l'intenzione di fornire ai "posteri" una verità ufficiale (come le canzoni, le barzellette, la pornografia, ed anche la logica intrinseca al linguaggio "non educato" o addirittura scurrile) può e deve fornirci indicazioni su quel che la gente pensava in passato, e pensa oggi. 

È solo un inizio: "le parole per dirlo" sono mai mancate... 


Fai clic qui o sull'icona qui sotto per scaricare il testo, così come apparve in origine nel 1986 su "Sodoma", in un unico file .doc (Word per Windows). Attenzione: il testo pubblicato in Rete è stato rimaneggiato e accresciuto, perciò differisce da quello edito a stampa. 

Fare clic qui sopra per scaricare il testo in versione .doc (Word per Windows).. 


Fai clic sul termine che interessa per leggere la spiegazione. 

BARDASSA o BARDASCIA 

BUGGERONE o BUZZARONE o BUGGIARONE 

CHECCA 

CUPIO 

FINOCCHIO 

FROCIO o FROSCIO 

GARRUSU (e le varianti ARRUSU, IARRUSU, JARRUSU) 

GAY [parola non presente nella versione originale del saggio] 

INVERTITO 

OMOSESSUALE 

RECCHIONE o RICCHIONE 

URNINGO (e URANISTA, URANITA e URANIANO) 


Bibliografia ricorrente nelle citazioni.

Per tornare alla voce che si stava consultando, fare clic su "indietro / back" del proprio browser. 

Battaglia Salvatore (a cura di): Grande dizionario della lingua italiana, Utet, Torino 1961-.... (lettere A-T). 

Bongi Salvatore, Ingiurie, improperii e contumelie. Saggio di lingua parlata del Trecento, "Il propugnatore", III 1890 (n.s.), pp. 75-134. 

Chiappini Filippo, Vocabolario romanesco, Leonardo da Vinci, Roma 1945. 

Cortellazzo Manlio e Zolli Paolo, Dizionario etimologico della lingua italiana, Zanichelli, Bologna 1979. 

Dall'Orto Giovanni, II concetto di "degenerazione" nel pensiero borghese dell'Ottocento, "Sodoma", II 1985, n. 2, pp. 59-74 [online sul presente sito]. 

De Mauro Tullio, "Lessico dell'omosessualità". In: Riccardo Reim e Antonio Veneziani (a cura di), Pratiche innominabili, Mazzotta, Milano 1979, pp. 98-112. 

Lanza Antonio (a cura di), Lirici toscani del Quattrocento, Bulzoni, Roma 1973, 2 voll. 

Marti, Mario, Poeti giocosi del tempo di Dante, Rizzoli, Milano 1959. 

Massimo Pacifico (detto anche Pacifico d'Ascoli o Pacifico Massimi), Hecathelegion (1489). Edizione citata: Hecathelegium ou les 100 élégies satiriques et gaillardes, Liseux, Paris 1885. 

Montaiglon, Anatole de, e Raynaud Gaston (a cura di), Recueil général et complet des fabliaux des XIII et XIV siècles, Franklin, New York s.d. (reprint fotostatico dell'edizione Paris 1872). 

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa scheda biografica, e chi gli segnalerà eventuali errori contenuti in questa pagina.

Note 

[1] Edito in origine come: Giovanni Dall'Orto, Le parole per dirlo... Storia di undici termini relativi all'omosessualità, "Sodoma" n. 3, primavera-estate 1986, pp. 81-96. 
Da allora un lavoro analogo è stato compiuto per la sfera lesbica da Nerina Milletti, che lo ha anche messo online: 
Dizionario lesbico / Le parole per dirlo. 

Milletti è autrice di un'analisi del rapporto fra terminologia e visione del lesbismo:  
Nerina Milletti, Analoghe sconcezze. Tribadi, saffiste, invertite e omosessuali: categorie e sistemi sesso/genere nella rivista di antropologia criminale fondata da Cesare Lombroso (1880-1949), "DWF (Donna Woman Femme)", 1994, n. 4 (24), ottobre-dicembre, pp. 50-121. 

Di Nerina Milletti è online l'analisi: Tribadi & socie: la sessualità femminile non conforme nei termini e nelle definizioni, "Rivista di scienze sessuologiche", n. 1-2, 1996. 

Molto specifica la tesi di laurea "Parliamo alla frocia. Omosessualità e linguaggio" di Jürg Hostettler,  
Il .pdf messo online è difettoso e non a tutti si apre. 

Più divulgativo il lavoro di Stefano Bolognini: Da uranisti a omosessuali (in due parti). 

Infine, il settimanale "L'Espresso" ha proposto a lungo, nel 2001-2002 una rubrica di Daniele Scalise, Gaywatch, con un dizionarietto dell'omosessualità 

[2]  I miei ringraziamenti vanno a Wayne Dynes per l'aiuto ed i suggerimenti che mi ha sempre fornito nel corso delle mie ricerche linguistiche. 
I lettori che vorranno contattarmi per segnalarmi nuove attestazioni o proposte di etimologia per i termini qui esaminati, o per discutere dei termini gergali o dialettali di cui sono a conoscenza, mi faranno cosa gradita. 
 
 
 
 


Edito in origine in "Sodoma" n. 3, primavera-estate 1986, pp. 81-96. Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.
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