Home page Giovanni Dall'Orto > Saggi di storia gayBiografie di personaggi gay > Testi originali > Sec. XIII > Jacomo Granfione de' Tolomei

Jacomo Granfione de' Tolomei (sec. XIII - entro il 1290)

Gruppo di cavalieri. Miniatura del XIII secolo.
Gruppo di cavalieri. Miniatura del XIII secolo.
"Le favole, compar, ch’om dice tante…" [sec. XIII[1]
.
/ p. 299 / Le favole, compar, ch'om dice tante,
Son ver per cert' e nessun le contenda:
Ch'anticamente fur orchi e gigante
E streghe, che andavan en tregenda.
Compare, le molte favole che si raccontano,
sono assolutamente vere e nessuno le contesti:
anticamente esistettero orchi e giganti
e streghe, che andavano al Sabba;
E parlavan le bestie tutte quante
Secondo Isòpo conta en so' leggenda;
Ed ancor oggi viene 'l semegliante:
E s' i' nol provo, vo' che l'om me penda.
e tutte quante le bestie parlavano,
a quanto racconta Esopo nelle sue Favole.
Ed ancor oggi succede lo stesso:
e che m'impicchino se non te lo provo ora:
Ser Lici è orco e mangia li garzone.[2],
E 'l Muscia.[3].strega, ch'è fatto, d'om, gatta,
E va di notte e poppa le persone.
ser Lici è orco, e divora i ragazzi.[2]
e Muscia.[3].è strega e da uomo si fa gatta,
per girar di notte e succhiarlo alle persone,
Guglielmo de Bediera è per ragione
Gigante, che n'è nata la sua schiatta;
Ser Benecasa parla, ed è montone [4].
Guglielmo di Bediera è a buona ragione
gigante, dato che la sua famiglia è nata così,
ser Benecasa parla, ed è montone [4].

fregio decorativo

L'autore ringrazia fin d'ora chi vorrà aiutarlo a trovare immagini e ulteriori dati su persone, luoghi e fatti descritti in questa pagina, e chi gli segnalerà eventuali errori in essa contenuti.

Note

[1] Il testo lo si trova in: Poeti giocosi del tempo di Dante, a cura di Mario Marti, Milano, Rizzoli 1959, p. 299 (online, per ora, c'è solo qui).
La parafrasi in italiano moderno è mia. Sull'omosessualità nella poesia del Duecento ho scritto qui.

[2] Secondo le fiabe gli orchi mangiano bambini. Ovviamente qui ser Lici (che non so chi fosse) li "divora" in senso sessuale.

[3] C'è un gioco di parole: "muscia" in senese vale "micia". Essendo sia il poeta sia il suo bersaglio di Siena, è possibile che questo Muscia sia quello, senese, che ci ha lasciato un canzoniere d'amore omosessuale.

[4] Bestia, e cornuto.


Ripubblicazione consentita previo permesso dell'autore: scrivere per accordi.

[Torna all'indice dei testi originari] [Vai alla pagina di biografie di gay nella storia]
[Vai all'indice dei saggi di storia gay]