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Il gay canzonato.
Un elenco di canzonette a tema l, g, b & t:
di: Giovanni Dall'Orto
1986
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Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (prima metà).
Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (seconda metà).
Schede di canzonette italiane - 1920-1976.
Schede di canzonette italiane - 1977-presente:
 
   
   
   

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Ignoto 
Aggiunte

1986

1986 - Bella, Gianni - "Sono immune" - da - Una luce.
Ogni tanto Mogol ha scritto testi semplicemente incomprensibili (non si sa se perché cercava d'essere poetico senza riuscirci, o perché voleva essere capito solo da pochi, esperti in ermetismo).
Ciò è vero anche in questa canzone di cui ha scritto il testo, e che sfido chiunque a dirmi cosa voglia dire ("La passione è un castorino / che implacabile divora il cuore"... Un... cosa?).

Cionostante il brano contiene alcuni versi in cui il cantante si rivolge in modo comprensibilissimo a quello che è inequivocabilmente un uomo, chiamandolo "caro", e invitandolo a "bere il suo veleno", immagine che m'ha fatto subito pensare a un invito a un rapporto orale.
E infatti l'invito rivolto al "venditore" (e non "venditrice") "d'arcobaleno" affinché apra "il suo carnoso fiore" conferma che qui stiamo giocando sui doppi sensi sessuali. E quindi immagino che anche la frase "suona pure il tuo violino" contenga un'allusione sessuale...

Ecco i versi "incriminati":

La canzone è stata interpretata qualche anno dopo anche dalla sorella di Gianni, Marcella Bella (nell'Lp: Sotto il vulcano, 1991), ma ovviamente quando viene cantato da una donna il brano perde le sue implicazioni gay.


1986 - Cattaneo, Ivan - Vietato ai minori.
Si veda:
1986 - Detonazione - Dentro me.
Nulla di esplicito in questo Lp, che però, oltre che con la foto di Pasolini in copertina, allude in: "Rinuncia all'estasi" a "desideri torbidi", e in "Dentro di me" insiste nel finale sul ritornello: "tu sei dentro me".
Però la musica è mediocre, le allusioni sono mininali... direi quindi che per il nostro tema questo Lp non meriti considerazione.


1986 - Maialook - "Arriva l'erezione" - da - Frattaglie Ditaglia.
Goliardata che descrive un difficile tentativo di masturbazione, con incidente di percorso: Tutto qui.
Una curiosità: una scritta (certo promozionale) sulla copertina proclamava che la vendita dell'Lp era "vietata ai minori"...
 
1986 - Maialook - "L'ammucchiatango" - da - Frattaglie Ditaglia.
Tango "umoristico" che descrive un'orgia che (qui non badiamo a spese, signora mia!) coinvolge 33 partecipanti! Per rendere ancora più "trasgressivo" (e immagino, divertente, secondo loro) l'evento, i Maialook aggiungono l'incrediente del travestitismo: l'io narrante racconta infatti: (e qui i curatori del canale Youtube "Le introvabili", che m'han segnalato il brano, ironizzano: "Siamo al: "Povero me, m'hanno invitato a un'orgia e non so che cosa indossare!").
Poco sotto, la confusione di genere è ripetuta:
1986 - Solange - ''Ma che bandiera è questa qua'' (45 giri).
Avviso subito che questo 45 giri non contiene una canzone a tematica gay.
Né del resto è gay il cantante, che sarebbe la persona sulla copertina coi pantacollant fucsia, in posa da pantera accovacciata... grrrr. Chi è più giovane non può saperlo, ma nel 1986 tutti gli eterosessuali vestivano così. E si facevano fotografare in quella posa.

Nonostante l'assenza d'un qualsiasi contenuto gay, cito comunque il disco come documento, in quanto Solange (all'anagrafe tal Paolo Buccinelli) è stato il tipico prodotto del sistema televisivo degli anni Ottanta. E Novanta. E Duemila. E ('sticojoni), secondo Wikipedia, "dal 15 luglio 2009 è nel palinsesto estivo di Rai 2 e propone il programma Capitani in mezzo al mare". Pure!
E insomma, è come uno di quei pezzi di scotch ultratenace, che se ti si appiccano a una mano, li togli con l'altra e si appiccicano all'altra, e così via, e alla fine o all'una o all'altra, sempre lì incrostati, sono.

Solange ha rappresentato (nel peggiore dei modi possibili, raggiungendo i livelli del ridicolo) il paradigma di maggior successo dell'immagine che la televisione berlusconiana ha voluto dare nell'affrontare la questione omosessuale: il "caso umano".
Buccinelli non ha mai fatto uno straccio di coming out, anzi, era sempre lì ad annunciare fidanzamenti, flirt con donne, eterosessualità più o meno probabili... Digitate su Google "Solange è gay?" oppure "Solange è etero?" per scoprire quanta agghiacciante parte della loro vita milioni d'italiani abbiano sprecato per rispondere a questi brucianti interrogativi. Magari, per evitare di farseli sui propri amici e conoscenti, come invece sarebbe stato più logico... e spesso opportuno.
Il messaggio che la tv berlusconiana voleva dare (riuscendoci fin troppo bene!) era che non è mai opportuno che uno, neppure quando gira coi pantacollant fucsia o quando incide un 45 giri scheccando dalla prima all'ultima nota, sia onesto con se stesso e il mondo.
"Certe cose" non vanno dette, o ammesse, neppure quando sono evidenti al primo sguardo. No perché di no, perché non si deve dire, perché se lo sei, taci, vergògnati, nascondilo, nega l'evidenza... e un posticino in scaletta te lo troviamo. Altrimenti ti escludiamo.

Questo personaggio ha anticipato la serqua di suoi cloni che hanno popolato i Grandi Fratelli (a proposito, una volta il primo Mister Gay Italia, un bel pezzo di figliolone, virile e muscoloso, era stato preso in considerazione, ma era stato scartato perché "troppo virile" e "troppo dichiarato", come gli fu spiegato. Al posto suo vennero presi i vari "Jonathan", "Maicol" & c. che hanno dato vita a nuove serie di thread in Rete con la domanda "Jonathan è etero?" "Maicol è gay?". Digitare su Google per credere).
Come Homer Simpson ha dichiarato, in una frase geniale che è paradigmatica del modo di pensare dell'"ominicchio qualunque" che costituisce il pubblico di riferimento delle tv, "Voglio la mia birra ben fredda, la mia tv a tutto volume, e i miei omosessuali scheccanti!".
Non vanno insomma sottovalutati i danni fatti alla causa e all'immagine della realtà gay italiana dalla promozione martellante (e consenziente!) di personaggi come questo.

Oltre a questi crimini, Solange ha l'aggravante di essere anche autore di poesie terribili, protagonista di performances televisive terribili, nonché cantante di canzoni, di canzoni... di canzoni... Cioè, uno fa partire questa musica, e inizia a chiedersi: "MA PERCHÉ? MA PERCHÉ? MA PERCHÉ? MA PERCHÉ? Ma perché devo ascoltarlo? Ma cosa ho fatto per meritarmelo? Ma perché? Ma perché? Ma perché? Ma...". Poi il brano finisce... e di botto la vita torna a sorridere.
Diciamo che il piacere che si ricava da questa musica è analogo a quello che dà una turbina di sei metri d'altezza al massimo dei giri a venti centimetri di distanza, quando non si ha ha un paraorecchie per difendere l'udito. E sono stato indulgente.

Purtroppo Youtube registra a nome Solange anche la presenza dei pezzi "Angela Angelo" e "Palline colorate", del 1983, e "Il mio treno la mia ferrovia" (retro del presente capolavoro), nonché - e la mente vacilla immaginando cosa possa contenere - un intero Cd del 2006, Sole sole sole Solange, che probabilmente va pronunciato con la "o" larga, alla romanesca.
Ho già citato questo brano per dovere di cronaca, e nella mia piccola storia della canzone lgbt basti un solo esempio per tutti senza dover citare anche gli altri... vi prego!

E ricordate: se andate in giro coi pantacollant fucsia, potete sempre giurare di essere etero... a patto di essere in tv, o almeno di far parte fantastico mondo di favola dei massmedia italiani (quello stesso per i quali la crisi economica è un'invenzione dei comunisti e Berlusconi è uno statista geniale, per intenderci).


1986 - Nannini, Gianna - "Avventuriera" - da - Profumo.
Testo piuttosto aggrovgliato, basato sul classico stereotipo della fuga in compagnia, tu ed io assieme, all'avventura (in moto, cosa che piace molto alle dykes on bykes). Si tratta in realtà d'un ricordo di un viaggio compiuto assieme a un'altra persona, che l'io narrante sogna di ripetere, da avventuriera.
La sorpresa sta nel fatto che qui, una volta tanto, il "tu" è un'altra donna: Comunque sia, prima che qualcuno commetta l'errore di considerare questa canzone come un testo esplicitamente lesbico, un verso chiarisce che le due donne sono attive mangiamaschi e che facevano a gara per contenderseli: "per gli occhi biondi dei ragazzi si faceva a gara".
La Nannini è sempre stata così: con una mano dava, e con l'altra riprendeva.
Il mio parere è che, come icona lesbica, sia stata decisamente sopravvalutata, e che del resto lei stessa in questo ruolo ci si sia sempre trovata a disagio.
 

1986 - Nannini, Gianna - "Seduzione" - da - Profumo.
Canzone per una donna bella e seducente, che si è denudata di fronte all'io narrante, e della quale viene descritta l'irresistibile bellezza.

Sufficientemente esplicita anche per i miei gusti...


1986 - Nocera, Peppi - "Improvvisamente, l'estate scorsa" - da - Un posto al sole.
Dedicata a una certa Damiana che si è messa ad "uscire con Sofia", abbandonando il cantante, e che è ammonita che presto anche lei verrà abbandonata nello stesso modo:

1986 - Nocera, Peppi - "Lussuriatango" - da - Un posto al sole.
La canzone si conclude con queste parole:


1986 - Russo, Giuni - "I ragazzi del sole" - da - Giuni.
Come era suo costume fare, anche qui la Russo ha proposto un testo che è possibile leggere in chiave omosessuale, ma senza mai offrire un appiglio che rendesse esplicito quel che può essere solo sospettato:
1986 - Squallor - "Manzo" - da - Manzo.
Presa in giro di Rambo (film uscito nel 1982), puro e semplice delirio di parole in libertà, dall'effetto piuttosto divertente ("C'erano zanzare, zanzarone, serpenti e qualche coccodrillo... / un mio amico ne approfittò per fare le scarpe alla moglie"; e al ritorno dalla guerra "fummo decorati, con bucce di limoni e qualche scorza d'arancia").
Ci sono anche due o tre allusioni omosessuali, deliranti come il resto del testo: "Follia, follia, delirio vano è questo!"


1986 - Teo - "Boys & boys" (45 giri).
Cover della canzone di  Ivan Cattaneo del 1979, ripresa da un cantante tanto bello (almeno a giudicare dalla foto di copertina) quanto stonato (almeno a giudicare dall'incisione).


1986 - Vecchioni, Roberto - "Sogni d'oro" - da - Ippopotami.
Di questa canzone si diceva avesse un testo gay, ma a leggere bene le parole ci si rende conto del fatto che il cantante si rivolge sì ad un uomo, dandogli congedo, ma quell'uomo... è lui stesso.
Segnalo comunque il titolo, a titolo di chiarimento.


1986 - Zero, Renato - "Mai dire mai" - da - Soggetti smarriti.
Una canzone insolita nel repertorio di Zero, che qui si lascia finalmente andare a un brano intimo e romantico per un ragazzo.
L'io narrante sta accanto al suo letto e lo guarda dormire: A dire il vero il tono  (insolitamente "paterno" e tenero) è tale che un ascoltatore distratto può pensare che stia parlando a un neonato addormentato, dato che il cantante si rivolge a lui chiamandolo "baby". Ma ad ascoltare bene si capisce che sta parlando in realtà a un adulto (probabilmente un ragazzo) "problematico", che soffre d'incapacità di decidere e "letargia". E forse ha pure qualche precedente psichiatrico, dato che il testo lo rassicura "Tu, non sei matto".
E in effetti il comportamento descritto nel testo è quello d'una persona che soffre d'una forma piuttosto grave di depressione.
L'io narrante la incita allora a reagire, a vivere, a uscire di casa per affrontare la vita: E verso il finale, che pregusta il momento in cui il "baby" si sarà deciso, la canzone si lascia andare ad ammettere che ciò che spera di poter fare l'io narrante è "stare assieme e vivere insieme" e vivere "storie vissute, storie vere!": E non si può notare come l'ultima frase contenga l'espressione usata nel mondo gay per tradurre l'espressione "to come out", cioè "fare coming out", un doppio senso che io penso sia voluto. Forse, chissà, questo ragazzo sta male perché non riesce ad accettarsi per quel che è, e ad "uscir fuori". Se così è, il cantante non ha osato fare più d'una semplice allusione marginale al problema, lasciando che sia l'ascoltatore a metterci il resto, se vuole.

Tutto considerato, pur nella bizzarria del tipo di rapporto configurato (ci vuole un bel fegato per innamorarsi d'un ragazzo gravemente depresso, al livello di "letargia") si tratta d'una bella canzone d'amore, dalla melodia cantabile e orecchiabile, della quale mi sento senz'altro di consigliare l'ascolto.


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Inedito.
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