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Il gay canzonato.
Un elenco di canzonette a tema l, g, b & t:
di: Giovanni Dall'Orto
1988
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Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (prima metà).
Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (seconda metà).
Schede di canzonette italiane - 1920-1976.
Schede di canzonette italiane - 1977-presente:
 
 
 

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Ignoto 
Aggiunte

1988

1988 - Gay Forse (feat. DJ Roby) - "Checca dance" (45 giri esteso).
Questo brano (firmato da un gruppo-fantasma che nel nome gioca su "Gay Force" e "forse gay") ha alle spalle una storia talmente complicata che lascio volentieri a chi me l'ha segnalato, i sempre vigili curatori del canale Youtube "Le introvabili"; il compito di riassumerla.
Ecco ciò che me ne hanno scritto: La musica, che ne fa un tipico brano da discoteca Italo-disco, è banalotta e scritta senza eccessiva cura, ripetendosi sempre uguale. La struttura somiglia molto al brano "Sei donna" dei Gay buster, del 1991: dance ripetitiva, intervallata da squilli di telefono, esclamazioni e frasi parlate. (No, non so se questo implichi una qualche forma di parentela fra i due brani).
Insomma, siamo di fronte a un antenato del dissing che piace tanto ai rappers, e già allora l'accusa di omosessualità veniva usata come argomento decisivo per infangare gli avversari...


1988 - Incontrollabili serpenti - "Aids di Stato" - da - Biancaneve e Gorbaciov.
Tre anni dopo l'esplosione dell'epidemia di Aids in Italia, finalmente una canzone ne prende atto e la nomina. Per dire le cose sbagliate, ovviamente.
Queasto valzer stralunato è una specie di inno complottista, scritto in italiano marasmatico in cui si capisce ben poco cosa si voglia dire -- e quando lo si capisce si preferirebbe non aver capito.

Nella migliore tradizione di ragionamento "complottista", senza esibire la minima prova "Aids di Stato" ci fa sapere che l'Aids è frutto di una congiura degli Stati contro l'umanità:

Alla faccia della paranoia. Ma è interessante che almeno una canzonetta abbia fissato, come documento, quel certo modo di (non) pensare.
Purtroppo ricordo distintamente, infatti, di aver sentito diverse persone che sostennero, in quegli anni, proprio che l'Aids era stato creato in misteriorissimi laboratori segretissimi (dei quali, in puro stile complottistico, loro sapevano assolutamente tutto) allo scopo di impedire ai gay di avere una sessualità libera e spontanea. In particolare era stato creato per impedirlo a loro.
Quelli che si limitano a credere di essere Napoleone e di essere l'imperatore del mondo, al confronto, sono solo dilettanti...


1988 - Nannini, Gianna - "Donne in amore" - da - Malafemmina.
Segnalatami come canzone con un testo d'amore fra donne, che però a me a dire il vero ricorda più che altro le "poesie" che il "professor Marenco" leggeva ad Alto Gradimento negli anni Settanta: "Che egli ingrommi il cardio: / siede stronco sul bordio del giàculo / orando, e occhia il metrotempo, / e poi si leva sfrantato sfrecchiandosi le giùntule, / slurfando in bagorda sòrbole di aria: / sghiozza un lamento"... (citazione da: "Sfranta").
Il testo di "donne in amore" è simile, solo, è un poco meno comprensibile di quello di Marenco: Chiaro, vero?
Be', a me no. Probabilmente essendo io maschio, mi manca qualche cromosoma indispensabile a capire per quale motivo queste slurfate di sorbole dovrebbero essere tanto belle quanto le considerano le mie amiche lesbiche... Ma non preoccupatevi per me: ormai, sono rassegnato a questo mio tristissimo destino.

1988 - Nannini, Gianna - "Hey bionda" - da - Malafemmina.
Una delle canzoni più apprezzate della Nannini, è abbastanza difficile da giudicare, per l'usuale ambiguità dei testi di questa artista.
In apparenza si tratta d'una canzone "antimilitarista" contro una donna-soldato (e per tale la gabella Wikipedia: "La canzone è un inno antimilitarista che critica le donne militari, e il video venne girato in Israele, ma censurato in Italia"), tuttavia leggendo bene il testo ci si rende conto del fatto che quelle belliche sono solo metafore, che si limitano a descrivere come questa "bionda" entri nell'amore con il piglio con cui si entrerebbe in una guerra: E fino a prova contraria, i rossetti non sono ancora un'arma in dotazione ad alcun esercito...

Dunque, il rimprovero che l'io narrante rivolge alla "bionda" non è d'essere un soldato (anche perché l'arruolamento delle donne prima del 2000 non era neppure contemplato) bensì di gestire gli affari di cuore come se fossero una guerra:

Avrei anche da ridire sul fatto che questa canzone costituisca una vera "critica" al comportamento della "bionda", visto che se da un lato l'io narrante le dice espressamente "sei una stronza", dall'altra continua a ripeterle quanto sia attraente: Tirando le somme, quindi, mi azzarderei a dire che questa canzone sia semplicemente la descrizione (e non la critica) d'una butch, o comunque una donna dal piglio militaresco e decisionista, che risulta sì antipatica ("stronza"), ma al tempo stesso anche sessualmente attraente proprio per questo suo atteggiamento.
Il successo di questo brano si spiega in parte anche col fatto che sono ben poche le canzoni dedicate a donne butch, mentre di contro la canzonetta italiana trabocca d'uomini effeminati e "checche". Forse perché le checche fan ridere, mentre le butch inquietano...

Una cover di questa canzone è stata incisa da Aida Cooper nel 2005 nella Pride compilation.


1988 - Squallor - "Attrazione anale" - da - Cielo duro.
Il titolo prende in giro quello del film Attrazione fatale.
Riecco il solito rock-and-roll demenziale degli Squallor che oltrepassa il confine tra bizzarria e puro e semplice delirio.
Al solito, quando parla di omosessualità è fin troppo esplicito, nonché decisamente volgare... Ciononostante, misteriosamente, fa ridere:

1988 - Squallor - "Carceri d'oro" - da - Cielo duro.
Demenziale descrizione d'una carcerazione (il titolo allude a uno scandalo dell'epoca, relativo ad appalti gonfiati per la costruzione di carceri), che fra le altre cose presenta questo "raffinato" episodio:


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Inedito.
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