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Il gay canzonato.
Un elenco di canzonette a tema l, g, b & t:
di: Giovanni Dall'Orto
1992
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Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (prima metà).
Saggio sull'omosessualità nella canzonetta (seconda metà).
Schede di canzonette italiane - 1920-1976.
Schede di canzonette italiane - 1977-presente:
 
  
  

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Ignoto 
Aggiunte

1992

1992 - Alamia e Sperandeo - "Il travestito" - da - Brutti, sporchi e monelli.
Un pezzo bizzarro, sulle note d'un valzerino arrangiato da orchestrina da "ballo liscio" e con un testo scollacciato dai doppi sensi di livello elementare  ("Questa è la storia assai antica / di un ragazzo che amava taanto la.. vita"), come se si rivolgesse a un pubblico poco a suo agio con l'italiano.
Il testo racconta d'un ragazzo che incontra una bella donna di nome Marie, che lo invita a casa sua a vedere la sua... collezione di farfalle.
E qui c'è la sorpresa: lei, dopo aver illustrato ad uno ad uno gli esemplari della collezione, si fa avanti per offrire la sua, di farfalla: (Una curiosità: alle parole "Marie, Marie, Marie" la canzone si diverte a fare il verso a "Ma mì" di Giorgio Strehler)


1992 - Barra, Peppe - "Aitàno" - da - Mo' vene.
Reincisione per Lp del brano già pubblicato su musicassetta nel 1983, con nuovo arrangiamento.


1992 - Battisti, Lucio - "Cosa succederà alla ragazza" - da - Cosa succederà alla ragazza.
La canzone ha un testo stranissimo, a tratti addirittura ermetico, ma gli indizi inducono a concludere che vi si racconta poeticamente del risveglio, al mattino, d'un travestito/ragazza, come rende ben chiaro la descrizione della... rasatura della barba della ragazza stessa. (Nota: la lanolina si usava per farsi la barba col rasoio a mano).

La canzone è stata incisa anche da Alice nel 2003.


1992 - Cattaneo, Ivan - "Kamasutra blu" - da - Il cuore è nudo... e i pesci cantano. 
Stanco di ripetersi con canzoncine revival, Cattaneo vuol tornare (come segnala anche la copertina-collage) al suo stile delle origini. E si sente libero di rivolgersi in modo più esplicito al mondo gay, che aveva dovuto un po' trascurare.
Lo fa soprattutto con "Little gay", ma anche nella presente canzoncina inserisce una frase palesemente a doppio senso, allusiva alla sodomia:
 
1992 - Cattaneo, Ivan - "Little gay" - da - Il cuore è nudo... e i pesci cantano. Riedita nel 2002 anche in: AA.VV. - Gay right compilation.
Lodevole, la decisione di Cattaneo di rivolgersi di nuovo con questa canzone al pubblico gay, dopo gli anni in cui era stato monopolizzato dal pubblico delle canzonette yé-yé: Purtroppo all'ascolto "Little gay" manca un po' del mordente sbarazzino e folle d'altre canzoni di Cattaneo sullo stesso tema: la musica è meno ispirata (e gli arrangiamenti meno curati) di quanto non lo fossero nei dischi precedenti.
Probabilmente incise sul risultato finale lo sfinimento causato dallo scontro con chi avrebbe voluto sfruttare la vena delle cover di motivetti degli anni Sessanta fino a esaurimento (della moda... e del cantante!). Peccato.


1992 - Elio e le storie tese - Italyan, rum casusu çikti.
Se ne vedano i brani:
1992 - Gautier, Valentina - "Lui-Lei" - da - Anima fragile.
Una donna è attratta da un travestito che si esibisce in uno spettacolo, ma al tempo stesso respinta dalla sua "ambiguità":

1992 - Gem Boy - "Madda amico fidato" - da - Amici fidati. (Musicassetta autoprodotta).
Goliardata fra ragazzi, con presa in giro d'un amico, contro cui ne vengono dette di tutti i colori, compreso, in finale che: "Ascolta Renato Zero andando in giro / con la panta-calza rosa!".


1992 - Gnocchi, Gene and the Getton boys - Antonella Pasqualotto novenovesetteotto.
Si vedano i brani: Peggio di così...


1992 - Jovanotti - "Sai qual è il problema" - da - Lorenzo 1992.
La prima canzone italiana (un "rap") a parlare apertamente di Aids e di prevenzione, preservativo compreso.
Rivolto ai ragazzi eterosessuali, accenna però anche all'omosessualità: c'è chi dice che: A parte il grave svarione di pretendere che il preservativo vada usato solo con chi non si conosce "a fondo", è un buon testo.


1992 - Liberovici, Andrea - "Pranzo di famiglia" - da - Pranzo di famiglia.
Presentazaione satirica d'un pranzo in una famiglia borghese, molto ipocrita e soprattutto molto poco amata dall'io narrante.
Ad esso è presente anche un "fratello gay", che ovviamente è "truccato". Insomma, da uno stereotipo all'altro: Il personaggio non viene ulteriormente citato. Dalla canzone è stato anche tratto un clip (nel quale il fratello è interpretato dall'attrice che fa la fidanzata dell'io narrante, travestita da uomo e con i baffi finti).


1992 - Malgioglio, Cristiano e Pietro Ballo - "I ragazzi napoletani" - da - Futtetenne. Poi come Ep autonomo: I ragazzi napoletani (1993). Ripubblicata nel 2010 dal tenore Pietro Ballo a nome proprio, in - Un amore così grande (si tratta di questa stessa incisione, e non d'una nuova interpretazione).

Grazioso motivetto, decisamente orecchiabile, arrangiato in modo sbarazzino, che si esibisce in una spericolata operazione camp che non mi è chiaro se fosse deliberata o inconscia.
Il testo è una vertiginosa esaltazione amorosa della bellezza dei ragazzi napoletani, di una sfacciataggine (o di un coraggio, a seconda dei punti di vista) tale che non ha paralleli nelle canzoni dello stesso periodo:

E si noti che Malgioglio non si preoccupa minimamente di essere esplicito nel suo delirio amoroso,a punto da affermare papale papale: "Ti amo tanto, cosa vuoi che sia!".
Non basta. Come se il troppo non fosse ancora troppo, la voce di Malgioglio si alterna a quella del tenore Pietro Ballo, che canta il ritornello ("Mme ffai muri', tu!") e intarsia "camei" con impostazione operistica, e un effetto ancora più straniante!
Insomma, un brano incredibile, che si stenta a credere che qualcuno abbia mai avuto il coraggio d'incidere!

Su "Dagospia" Giovan Battista Brambilla ha così commentato, spietatamente, gli aspetti camp dell'operazione di Maglioglio, che

Io non ho mai compreso se Malgioglio sia stato un cantante molto raffinato e scaltro, al punto da riuscire a darsi arbasinianamente al camp più sfacciato con l'aria ingenua e svagata di chi non si rende affatto conto di quel che sta facendo, oppure se davvero non si rendesse conto...
Fatto sta che, al di là dei tratti deliranti dell'operazione, questa canzone in sé è realmente divertente e azzeccata, pertanto ne consiglio l'ascolto.
Avvertenza: maneggiare con cura: potreste scoprirvi a canticchiarla dopo averla ascoltata...


1992 - Martini, Mia - "Uomini farfalla" - da - Lacrime.
Lei si lascia coinvolgere da un suo amico in un rapporto a tre con un altro uomo, ma s'accorge che i due uomini si piacciono troppo e lasciano lei a fare da spettatrice:
1992 - Maurizia de las noches (Maurizia Paradiso) - Agitare prima dell'uso.
Un Lp con sei brani, nessuno dei quali a tematica lgbt. Lo elenco ugualmente perché nel periodo in cui il disco fu pubblicato Maurizia Paradiso era probabilmente la trans più nota d'Italia. Tuttavia, avendo ottenuto la riattribuzione di genere, anche per l'anagrafe, i suoi amori (seduzioni o maledizioni) verso uomini sono di tipo eterosessuale, e non certo gay.
"Orrore a 33 giri" ha così recensito questo disco: Un'altra interessante recensione è qui.


1992 - Mister Max - "Làssiti tuccàri" - da - Mister Max. (Musicassetta autoprodotta).
(In siciliano. Una versione italianizzata è stata riproposta nel 2002).
[Commento ancora da scrivere].


1992 - Pizza e fichi - "So' gay" - da - Naka-Gata. Autoprodotto. Scaricabile gratuitamente dal sito dei Prophilax. Poi in: Nerchiology dei Prophilax (autoprodotto, 1996). Scaricabile gratuitamente dal sito dei Prophilax.
I "pizza e Fichi" erano un complessino porno-rock goliardico amatoriale, di breve vita, le cui canzoni sono state in parte reincise dai Prophilax.
Il pezzo presente è una parodia di "Cocaine" di Eric Clapton, e non è altro che una collezione di luoghi comuni omofobi, che in questo tipo di canzoni tornano con una tale ostinazione da permettere di usare una sola definizione: lavaggio del cervello propagandistico.
Fin da bambino l'io narrante ha preferito le bambole, invece di giocare a calcio andava a truccarsi nel cesso, ai calzini preferiva le calze a rete, e girava in minigonna, ragione per cui gli altri gli dicevano "frocione". Da ciò l'io narrante deduce: "Me sa che, me sa che, so' gay".
Ora che è adulto si chiede:
1992 - Prophilax - "Dammerculo" - da - Viaggio nella dimensione anale, demotape autoprodotto. Il brano è stato riedito nel 1996 in - Nerkiology.
Il titolo esprima con icastica chiarezza il tema del brano. E siccome la frase "Bella, te svòto come 'na fiala" mi autorizza a pensare che qui l'io narrante si stia rivolgendo a una donna, posso astenermi dal parlarne oltre.
Lo stesso discorso si applica a altri due brani compresi in questa musicassetta: "Analità", anch'esso a carattere eterosessuale, e "Preda del raptus anale", che è solo una fantasmagoria masturbatoria piena di parolacce e nient'altro.
1992 - Prophilax - "The pìo, te fotto" - da - Viaggio nella dimensione anale. Riedito nel 1996 in - Nerkiology.
Sfilza di minacce, molte delle quali di contenuto sessual-stupratorio, rivolte a una non meglio precisata persona, di sesso maschile: Suppongo che qualcuno avrà anche trovato divertente 'sta roba, se l'hanno pure ripubblicata... Complimenti vivissimi per la finezza.


1992 - Salvatore, Federico - "Quattro amici al bar" - da - Cabarettombola.
Parodia pecoreccia del brano "Quattro amici al bar" di Gino Paoli, che circola anche col titolo "Quattro froci al bar".

Si tratta d'un prodotto decisamente omofobico, anzi una delle peggiori canzoni in assoluto che ho mai ascoltato sul tema, seconda solo alle minacce fasciste pure e semplici, l'unica che presenta come una bravata di cui ridere un vero e proprio reato (lo sfruttamento della prostituzione altrui).

La canzone va storta fin dal primo verso:

sia per il termine "froci", sia per il fatto che per Salvatore un gay è una persona che vuole cambiare sesso.
Ma anche a volergli far passare la confusione tra gay e transessuali, la canzone peggiora ulteriormente andando avanti. Il gay è infatti un adoratore del c...o, per cui i quattro amici al bar si divertono in questo modo: Alla fine uno degli amici se ne va a Casablanca e cambia sesso, e così gli amici al bar restano in tre.
Poi un altro ancora se ne va, per iniziare a prostituirsi, vestito da donna: Ed alla fine l'io narrante resta solo al bar. Ma, comunica, adesso fa la bella vita e naviga nell'oro: In altre parole, la boutade finale di questa canzone "umoristica", quella che dovrebbe farci ridere, è che una persona ha messo in piedi lo sfruttamento della prostituzione dei suoi amici, e vive da parassita costringendoli con la violenza a "fare la vita" per spogliarli di tutti i guadagni.
Tutto ciò non mi fa ridere, anzi m'indigna il fatto che dopo aver presentato questa bella figura di "ricottaro" camorrista il cantante abbia poi voluto presentarsi come paladino dei gay, qualche anno dopo, nel 1996, a Sanremo, con la canzone "Sulla porta".

Con "paladini" come questi, in Italia, chi ha bisogno di nemici?


1992 - Slang - "Aids aids baby" - da - Autodifesa mentale.
Questo allucinante rap "educativo" sul tema dell'Aids è comunque interessante, perché è una spia del progressivo accesso al mercato musicale (soprattutto grazie al rap, che non richiedeva di saper cantare) d'una sottocultura ultra-provinciale che fin lì non aveva avuto accesso alle sale d'incisione.
Il rapper Slang, za un azzento veneto tanto forte che a volti no se capisse cossa zta disendo anca ze canta in 'taliano, ed esprime concetti d'una povertà culturale assoluta: ottima rappresentazione del terreno di coltura da cui sono nate le varie Leghe venete o lombarde.
Da questo punto di vista "Aids aids baby" è importante come documento di quell'italietta che, spaventata (e giustamente) dall'idea di affrontare il XXI secolo sapendo di possedere a malapena gli strumenti per capire il XIX, avrebbe finito per rifugiarsi nel leghismo per tenere lontano tutto ciò che puzzasse di novità e di "forestiero". Un'Italia che non ha alcuna proposta e analisi per il futuro, ma che ahinoi vota e decide alla pari dell'altra...

Da un substrato culturale simile è logico non aspettarsi un approccio alla prevenzione dell'Aids particolarmente illuminato, ma "Aids aids baby" è addirittura un esempio clamoroso di tutto ciò che non doveva essere la comunicazione sul tema.
In primis, l'autore ragiona da un'ottica maschilista: gli importa mettere in guardia solo i maschi, della sorte delle donne invece non gliene frega nulla. Il concetto della canzone è che le donne sono tutte p...rofondamente portate alla socializzazione con i maschi, quindi se vai a letto con una donna non sai mai a chi l'ha data via prima di te, e quindi dopo che te l'ha data (ipse dixit), scopri che ti ha fregato ed infettato. Quindi meglio usare il palloncino. Dice davvero così.
In secondo luogo, la canzone utilizza un tono terroristico e criminalizzante (e si giustifica affermando che "è meglio aver paura / che rischiar, per un'ora, / un'infinita tortura"), cioè controproducente. Se qualcuno insiste a volerci spaventare, noi non stiamo certo lì a sorbirci ciò che ci sta dicendo, ma pensiamo ad altro per far passare lo spavento.
E in terzo luogo, prevedibilmente, Slang ne ha anche per le persone omosessuali, definite usando gli insulti ("finocchioni", "finocchi") a cui negli anni successivi la "cultura" leghista (lo so: è un ossimoro) ci ha poi abituati:

Occorre forse che aggiunga qualcos'altro? Si commenta da sé.


1992 - Trash, Sabryna - "Onda A.i.d.s." - (Singolo. Autoprodotto, scaricabile gratuitamente dal suo sito).
[Commento ancora da scrivere].
1992 - Trash, Sabryna - "Mondo gay" - (Retro del precedente. Autoprodotto, scaricabile gratuitamente dal suo sito).
[Commento ancora da scrivere. Agghiacciante parodia di "Onda gay" di Renato Zero].


1992 - Vallesi, Paolo - "La forza della vita" - da - La forza della vita.
La forza della vita trionfa "anche in fondo agli ospedali / nella nuova malattia" (l'Aids). Tutto qui.


1992 - AV.VV., W radio Deejay '92.
A dire il vero in questo Cd non c'è nessuna canzone gay, ma solo due sketch (parlati) di "Ganfri", un personaggio omosessuale molto effeminato che parla con continui (e spesso divertenti) doppi sensi sessuali.

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Inedito.
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